Swaters. Squadra Speciale Allarme Acqua

Teatro

Stagione di prosa di Ala 2012/2013
Ala Teatro Ragazzi

(scuola secondaria)

Teatro Prova
Swaters. Squadra Speciale Allarme Acqua
Con Chiara Carrara/Chiara Masseroli, Patrizia Geneletti, Andrea Rodegher
Ideazione scene e costumi di Stefano Facoetti. Realizzazione costumi Marilena Burini
Realizzazione scene Laboratorio Scenografico Teatro Prova
Luci di Dalibor Kuzmanic e Marco Raineri
Regia Stefano Mecca

L’acqua come bene comune da salvare e difendere.

Aprire un rubinetto, versare l’acqua in un bicchiere e bere; aprire un rubinetto e lasciar scorrere l’acqua tra le mani per lavarle: questi sono gesti consueti di tutti i giorni. Se en-trassimo all’interno del rubinetto, percorressimo la rete di tubazioni che distribuiscono l’acqua potabile e infine raggiungessimo il punto in cui l’acqua comincia il suo viaggio verso le nostre case, scopriremmo un mondo straordinario: da questo luogo ha inizio la nostra storia.
L’obiettivo dello spettacolo è di sensibilizzare gli spettatori sul valore dell’acqua co-me bene comune da salvaguardare. Il nostro racconto si concentra sul fondamentale lavoro di coloro che purificano l’acqua per renderla potabile quindi fruibile per tutti, e sulla sen-sibilizzazione di un uso più responsabile.
L’acqua è l’elemento più diffuso sulla Terra: nel mare, nei fiumi, nei laghi, nei ghiacciai, nelle profondità del suolo e perfino nel cielo dei deserti l’acqua c’è. Sembra inesauribile, sempre a disposizione per tutte le nostre esigenze.
Il 97% dell’acqua è nel mare.
Il 3% è acqua dolce, cioè fiumi, laghi, falde acquifere, ghiacciai.
Di questo 3% il 70% dell’acqua dolce totale è nei ghiacciai e nelle calotte polari.
Il 29,7% del totale è sotto terra, nelle falde acquifere.
Lo 0,3% del totale sono acque dolci nei laghi, e nei fiumi.
Di questo oltre la metà è destinata all’agricoltura.
Un quarto all’industria.
Lo 0,03% è la percentuale disponibile per l’uso domestico, ma prima dev’essere potabiliz-zata, trattata, ripulita, purificata e disinfettata.
E’ come dire: un secchio pieno rappresenta tutta l’acqua del mondo, la parte destinata all’umanità è una goccia.
L’attualità della questione e l’importanza dell’acqua come bene condiviso, ci impegna-no ad affrontare il tema ‘acqua’ all’interno di un discorso più ampio sulla salvaguardia della natura. Lo spettacolo vuole essere uno stimolo per l’approfondimento del grande tema “acqua bene comune” che può essere approfondito in laboratori teatrali all’interno della scuola.

LO SPETTACOLO
ALIEN è un ragazzo goffo e con la testa sulle nuvole, fanatico di racconti di fantascienza, fumetti, videogiochi e internet, sempre alla ricerca di storie d’avventura e di mistero.
HERMIONE, al contrario, è una ragazza con i piedi per terra, prima della classe sul gene-re so-tutto-io, non crede alle storie bizzarre di ALIEN, si diverte a controbattere e a con-futare le sue tesi strampalate, spesso si lascia trascinare da lui in cerca di misteri, anche se non ci crede.
Entrambi possono essere considerati dei piccoli geni.
Un edificio fuori città attira la loro attenzione. ALIEN crede che là dentro stia accaden-do qualcosa di misterioso, forse qualcosa che ha a che fare con gli alieni, oppure con la costruzione di un’astronave, o chissà cos’altro. Per HERMIONE là non c’è proprio niente di misterioso e vuole dimostrarlo. In modo maldestro riescono ad entrare, all’interno tro-vano tubi , valvole e una strana postazione di comando; ad ALIEN tutto ricorda una base spaziale, o un laboratorio scientifico per esperimenti segreti.
Durante una delle loro frequenti schermaglie arriva uno strano personaggio, sembra un soldato o una guardia; si muove frenetico staccando e collegando tubi e parlando ad una ricetrasmittente. I due ragazzi si nascondono e lo spiano.

Quando meno se lo aspettano, il soldato li scopre e a sorpresa li coinvolge in quello che sta facendo: una missione dalla quale dipende la vita della gente.
In realtà non è un soldato, anche se in ogni istante affronta una guerra; in quel posto non ci sono extraterrestri o astronavi, ma si combatte per salvaguardare la salute di tutti gli abitanti della città. Non è un laboratorio segreto per oscure ricerche, ma è un “ciclo i-drico integrato”, cioè un impianto per la potabilizzazione e la depurazione dell’acqua.
HERMIONE e ALIEN scoprono che la città prende l’acqua da una fonte (fiume, lago, mare, pozzo o sorgente), ma prima che arrivi ai rubinetti delle case dev’essere potabiliz-zata e controllata. Lì, in quell’impianto, ci sono tanti “soldati” che controllano costante-mente il corretto funzionamento delle apparecchiature e le diverse fasi prima dell’immissione dell’acqua nella rete idrica.
I due ragazzi vengono arruolati e diventano Swaters (nome in codice dei guerrieri che combattono in difesa dell’acqua). Sono una squadra in perenne stato d’allerta, sempre pronti a risolvere i numerosi problemi che si presentano.
Affrontano il primo di una serie di allarmi: l’acqua potabile è in pericolo, la città consuma più acqua di quanta l’impianto riesca a produrne.
Gli Swaters entrano in azione cercando di soddisfare le richieste. Ma altri allarmi li a-spettano. L’inquinamento è il pericolo maggiore da contrastare, non bisogna mai abbas-sare la guardia, l’acqua potabile ha bisogno di continui controlli e per questo Alien si ri-troverà a combattere contro un mostro che minaccia di contaminare le risorse idriche.
L’acqua che usiamo ogni giorno è il risultato di un lungo, attento e continuo controllo; dal lavoro degli Swaters dipende la vita della città.
Lo spettacolo vuole sottolineare che un comportamento più responsabile nei confronti dell’uso dell’acqua può contribuire a difenderla e a renderla un più pulita.


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Ala