Taiwan e il controllo dell’indopacifico

Incontro di studio a cura del professore Gian Piero Golinelli, studioso di geopolitica.

Incontri e convegni

Dopo oltre un trentennio durante il quale USA e Cina hanno governato la globalizzazione in quello che può essere definito un matrimonio d’interessi dal quale ciascuna delle due parti ha tratto vantaggio, approffittando della complementarietà delle loro economie. Ora la Repubblica Popolare Cinese pare determinata a diventare la nuova potenza del mondo e, per realizzare questo progetto, deve trasformarsi in quello che nel corso della sua storia millenaria non é mai stata: una superpotenza marittima.

Per attuare un quadro internazionale alternativo a quello statunitense diventa indispensabile assumere il controllo strategico dell’Indo-Pacifico. Questo sogno cinese passa perciò necessariamente dall'occupazione di Taiwan che Xi Jinping da tempo ha mostrato di considerare una provincia cinese da liberare dal giogo americano entro l’anno 2049, anniversario della nascita della Repubblica Popolare.

Riusciranno i cinesi nel loro intento, ma soprattutto riuscirà Taiwan a conservare la propria indipendenza?

Certamente gli USA paiono decisi ad impedire la realizzazione del progetto strategico cinese ma, al contrario, Pechino, conscia del momento di crisi che l’America sta attraversando a causa delle sempre più evidenti divisioni interne, potrebbe essere tentata di cogliere l'occasione di realizzare il proprio sogno di egemonia mondiale.

Nel frattempo, il viaggio che il segretario di Stato americano Blinken, a conferma della stretta interdipendenza delle economie dei due Paesi, pare andare nella direzione di un disgelo e del superamento di una conflittualità divenuta negli ultimo tempi sempre più aspra.

La serata si conclude con un momento di aperitivo analcolico solidale all’insegna della cooperazione tra popoli e nazioni.