Tank Talk

Manifestazioni ed eventi

Drodesera > Centrale di Fies 2010

CODICE IVAN
Tank Talk
(progetto per un’azione urbana collettiva)
video performance

Qualcuno, con piccoli passi simili ad una danza, ha fermato un convoglio di tank, è salito sul carro armato, ha cercato di trovare uno spiraglio oltre la corazza; ha provato a parlare con chi era alla guida. Ha cercato l’uomo dietro alla macchina. Comunque.

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Rivolta.

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Le parole si consumano, si contraffanno, si logorano, come i concetti. Perdono e mutano il proprio valore semantico. Così parlare di rivolta apre ad uno spazio di possibilità e interpretazione nuova. Rivolgere, girare, prendere nuove strade o interferire su quelle, almeno in apparenza, già tracciate. Ma allora, oggi, il termine rivolta quale spazio definisce? Cosa ci fa comprendere e da cosa si distingue?
Forse la rivolta è ormai un atto individuale. Una questione personale. L’intimità di una presa di posizione, di un tentativo di dialogo o di scontro con il mondo, con un carro armato che avanza.

E poi, una volta conquistata l’attenzione, cosa dire?

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Ripartiamo da qui. Un performer, vestito come l’uomo di piazza Tien'anmen, cercherà di fermare cose e persone che procedono seguendo traiettorie proprie; cercherà di ripetere gli stessi passi che nel 1989 hanno permesso ad un uomo di fermare una colonna di tank; cercherà di avere uno scambio umano, un dialogo; proverà a ricominciare a dire qualcosa, a farsi ascoltare a sussurrare o a gridare qualcosa all’orecchio di qualcuno.