Te anter i tobiè

Manifestazioni ed eventi

Negli antichi tabià del centro storico di Canazei rivivono le tradizioni ladine.
Passando da una casa all'altra, seguendo un preciso itinerario, si avrà l'impressione di fare un tuffo nel passato, nelle tradizioni dell'artigianato, degli usi e costumi, dell'agricoltura locale.
Il profumo dei piatti tipici guiderà alla scoperta di antichi sapori gastronomici ed inoltre l'esibizione di gruppi musicali, le danze in costume e vari altri tipi di intrattenimento permetteranno di trascorrere delle piacevoli serate e di conoscere o ritrovare usi e costumi il cui ricordo è ancora molto vivo nelle popolazioni delle vallate dolomitiche.

Perchè "Te anter i Tobiè?" Nella lingua ladina, "te anter" sta per "in mezzo" e " i Tobiè" sono i fienili.
Questa festa si svolge in mezzo, dentro e attorno ai vecchi, cari e pittoreschi fienili del centro storico di Canazei. Come mai proprio i Tobiè? Quei simpatici due amici che son poi diventati dieci, trenta o cinquanta, sanno che per le generazioni che ci hanno preceduto, il Tobià, coi suoi grossi travi di legno, era sinonimo di sicurezza e di abbondanza, struttura indispensabile nella magra vita agropastorale di quei tempi. Nella parte inferiore, quasi sempre in muratura, c'era spesso accorpata la stalla, con mucche, cavalli, capre e galline, chi aveva il maiale era un signore, in un vano a parte, patate e altri prodotti dell'orto. Quando il Tobià era pieno, l'animo era sereno! Spesso era più grande dell'abitazione, fungeva da magazzino per gli attrezzi agricoli, da legnaia e da granaio per la sopravvivenza nel lungo e freddo inverno. Una parte molto importante della vita passata e della cultura che ci resta. Per questo sono stati presi come spazio e simbolo di una grande festa. L'augurio che tutti noi ci facciamo è che questa simpatica ed allegra manifestazione, abbia lunga vita negli anni a venire perché la scomparsa dell'ultimo Tobià, oltre alla fine di una grande festa, segnerebbe un'ulteriore malinconica sconfitta ed un ennesimo taglio alle nostre fragili ed esili radici.

Venerdì 15 luglio
• 20.30 corteo nuziale per le vie del paese, accompagnato dalla Banda Musicale di Pozza di Fassa, con partenza dalla casa della sposa (Strèda de Dolavila) – in Piazza G. Marconi presentazione “Sposc e maridoc”, usanze del matrimonio ladino fassano. Musica, balli e allegria in piazza San Floriano con le fisarmoniche di Giordano e Gigio

Sabato 16 luglio
• 11.00 apertura dei Tobié e delle stalle - mostre e curiosità. Degustazione eno-gastronomiche, intrattenimenti vari con musica, balli, giochi, folclore, tradizioni, cultura e divertimenti
• 15.00 esibizione del coro dei bambini “bec da Poza” di Pozza di Fassa
• 16.00 esibizione del “Bandin de la Val de Fascia“
• 24.00 chiusura dei Tobié

Domenica 17 luglio
• 9.00 SS. Messa e contemporanea apertura dei Tobié.
• 10.00 concerto della “Familia Pradac” Per l’intera giornata rimarranno aperti tutti i punti gastronomici con preparazione di piatti della cucina tipica ladina e altre iniziative dei gruppi partecipanti nelle antiche vie e Tobié di Canazei
• 11.00 in Piazza S. Floriano presentazione ufficiale della festa con la presenza delle autorità e a seguire concerto della “Familia Pradac”
• 14.30 concerto del pianista Bernard Paolo “de Baiss” presso la Chiesa di S. Floriano
• 16.00 concerto della corale “SS. Pietro e Paolo” di Soraga
• 24.00 chiusura della festa

Le musiche nei diversi angoli della festa saranno proposte da: Bandin da Poza, Die Spinger Buam, Duo Carreras, Sommerwind, Amberg Duo, Alpenwind, Original Burggräfler, Die Lond’s Leit, George McAntony, Die Südtiroler, Tiger Dixie Band, Familia Pradac.