Terminus Paradis
Terminus Paradis
Il meglio del nuovo cinema rumeno
Lattenzione che i media rivolgono alla Romania difficilmente si concentra sulla straordinaria stagione che sta vivendo il suo cinema.
Eppure, nel giro di pochi anni la cinematografia romena è diventata una realtà vivace e in forte espansione. Non si tratta di un singolo regista di talento che si afferma come autore allestero, ma di unintera generazione di autori che si è imposta allattenzione internazionale, facendo incetta di premi ai più importanti festival e a Cannes in particolare.
Abbiamo deciso, in collaborazione con lassociazione ARTA-A di Trento e con Osservatorio Balcani e Caucaso, di riservare la dovuta attenzione alla cinematografia romena contemporanea, dedicando una breve rassegna alle opere che, pur cariche di premi, non hanno trovato distribuzione in Italia.
venerdì 28 novembre
Come ho festeggiato la fine del mondo
C. Mitulescu, Rom 06, 106' v.o. sott. it.
Bucarest 1989, lultimo anno della dittatura. Eva, espulsa dalla scuola per aver rovesciato un busto di Ceausescu e delusa dal suo innamorato che non ha avuto il coraggio di difenderla, si rifugia nell'amicizia con Andrei e progetta di fuggire dall'oppressione della dittatura attraversando il Danubio a nuoto. «Il film riflette il miscuglio di tristezza e gioia, realtà e fantasia che associo al periodo della dittatura. È un omaggio a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di opporsi alla dittatura, ma anche a quelli che, come i nostri genitori, se ne sono stati zitti e hanno resistito, per paura di quello che sarebbe potuto accadere ai loro cari. (C. Mitulescu)
Un Certain Regard - Cannes 2006: premio per la migliore interpretazione femminile
Presenta Nicola Falcinella, Osservatorio sui Balcani
sabato 29 novembre
California Dreamin'
C. Nemescu, Rom 07, 155' v.o. sott. it.
Doiaru, capo della polizia di uno sperduto villaggio, ferma un convoglio della Nato destinato al Kosovo perché privo delle necessarie certificazioni. In attesa di sbloccare la situazione, la comunità tenta come può di accogliere gli americani, cercando di approfittare della loro inaspettata presenza. La grande opera prima di un regista che non cè più. Luminosa promessa del cinema europeo, Nemescu è morto a 27 anni in un incidente stradale poco dopo la fine delle riprese del film, prima che Cannes gli riservasse un meritato e commosso tributo.
Premio Un Certain Regard - Festival di Cannes 2007
lunedì 1 dicembre
La morte del signor Lazarescu
C. Puiu, Rom 05, 148' v.o. sott. it.
Il signor Lazarescu, un anziano alcolista, vive solo con tre gatti. Una sera si sente male e, mentre attende l'arrivo dell'ambulanza, si fa soccorrere da due amici. Arrivato in ospedale sembra fatta, ma ottenere le cure non sarà facile. «Un film che sa trattare di problemi universali partendo da una storia comune. Con uno stile documentaristico e un linguaggio coerente, il regista riesce a trascendere dalla quotidianità per arrivare a un piano metafisico».
Premio Un Certain Regard - Festival di Cannes 2005
Premio Speciale della Giuria - Chicago Int. Film Festival 2005
Miglior Film - Trieste Film Festival Alpe Adria 2006
In collaborazione con
ARTA-A, Associazione dei Romeni del Trentino Alto-Adige
Osservatorio Balcani e Caucaso, Rovereto
Il Cinema del Carbone, Mantova
MART
organizzazione: Associazione Nuovo Cineforum Rovereto - in collaborazione con ARTA-A, Associazione dei Romeni del Trentino Alto-Adige, Osservatorio Balcani e Caucaso di Rovereto, Il Cinema del Carbone di Mantova, MART