Terra di nessuno
Concorso regionale
T.I.M. Teatro Instabile di Meano
di Eraldo Baldiniregia di Sergio Bortolotti
Quattro reduci della Grande Guerra, per ritardare il difficile reinserimento nella vita “normale” e rimanere ancora
insieme, affittano un bosco in Appennino per lavorarci come carbonai. Giunti lassù e isolati dal mondo si trovano
coinvolti in un crescendo di strani, inquietanti accadimenti, di situazioni tragiche e inesplicabili che sembrano replicare l’orrore dei terribili giorni delle trincee. Così il loro rapporto cameratesco, consolidatosi in tre anni di battaglie e di disagi, di pericoli e di condivisioni, prende a incrinarsi.
I “mostri” della guerra, cavalieri di un’apocalisse dell’anima, sembrano tornare a manifestarsi implacabili e subdoli: la Paura, la Fame, il Dolore, la Morte. È la loro mente traumatizzata dall’esperienza bellica a trasfigurare la realtà o davvero in quel bosco si cela un enigmatico e crudele nemico? E oltre quel muro d’alberi, che cosa c’è?
“Terra di nessuno”, romanzo del 2001 dello scrittore ravennate Eraldo Baldini.
Con “Terra di nessuno”, un romanzo che volevo fosse tagliente come un pugnale, teso e claustrofobico come una notte in trincea, tenebroso come una foresta stregata, la mia intenzione era quella di trascinare il lettore, pagina dopo pagina, in una spirale di mistero e d’angoscia, ma anche di dolorosa riflessione. Quattro reduci della Grande Guerra, per ritardare il difficile reinserimento nella vita “normale” e per rimanere ancora insieme, affittano un bosco in Appennino al fine di lavorarci come carbonai. Giunti lassù e isolati dal mondo, si trovano coinvolti in un crescendo di strani accadimenti inquietanti, di situazioni tragiche e inesplicabili che sembrano replicare l’orrore dei terribili giorni delle trincee, e il loro rapporto cameratesco, consolidatosi in tre anni di battaglie e di disagi, di pericolo e di condivisioni, prende a incrinarsi. E i Mostri della guerra, cavalieri di un’apocalisse dell’anima, sembrano tornare a manifestarsi implacabili e subdoli, l’uno dopo l’altro: la Paura, la Fame, il Dolore, la Morte. È la loro mente traumatizzata dalla recente esperienza bellica a trasfigurare la realtà, o davvero in quel bosco si cela un enigmatico e crudele nemico? E oltre quel muro d’alberi, che cosa c’è? La storia esprime una propria “verità” che si fa però metafora, laddove il messaggio finale è che, come ha scritto Maurizio Maggiani sulla quarta di copertina della prima edizione del romanzo, “dalla guerra non si torna mai; mai, neppure quando può sembrare di essere tornati”.
Eraldo Baldini
Biglietti
- Intero 10 €
- Ridotto 8 € (iscritti C.o.F.As. e Uilt, persone sopra i 65 anni, soci possessori di tessera COOP Trentino)
- Ridotto 3 € (studenti delle scuole superiori e universitari)
- Gratuito fino a 14 anni e per gli studenti che partecipano al concorso “Racconta il teatro”
organizzazione: Comunità della Vallagarina - Compagnia di Lizzana - Co.F.As.