Terre Coltivate

Storia dei paesaggi agrari del Trentino

Mostra

Lo sviluppo del paesaggio della provincia, illustrato dalla linea cronologica del tempo, viene raccontato grazie ai principali eventi che hanno coinvolto l’uomo e la sua terra. Un allestimento coinvolgente integra testo scritto con immagini, videoinstallazioni e, grazie alla collaborazione del Museo del Nonno Gustavo di Bellamonte – Predazzo, il tutto è corredato da numerosi attrezzi da lavoro agricolo parte della loro importante collezione etnografica.
L’esplorazione parte con un ricordo alle colture storiche oggi quasi del tutto dimenticate. Tra queste il gelso connesso alla lavorazione della seta e il tabacco essiccato e poi venduto. Tali lavori hanno costituito un’importante, anche se a volte incerta e difficile, entrata economica per le popolazioni in diversi spazi dell’arco alpino e prealpino.
Accanto a colture preminenti del nostro paesaggio come il vitigno, il meleto, l’orticoltura, la selvicoltura, troviamo altrettante piantagioni riscontrabili in aree più limitate data la tipologia morfologica e climatica particolarmente adatta. Tra queste: la castanicoltura, il noceto, l’alpicoltura, l’oliveto, la ciliegia, la susina, i piccoli frutti, il kiwi e la pera. Il paesaggio è quindi osservato in una dimensione che comprende l’uomo in prima persona, il quale, attraverso il lavoro quotidiano, sceglie le colture e plasma le forme seguendo le tecniche e le tradizioni più adatte al suo spazio vitale.

Il gruppo di lavoro che ha curato la mostra è composto da Alessandro de Bertolini, Giuseppe Ferrandi, Sergio Ferrari, Annibale Salsa e Roberta Tait.