Territori Malintesi

Convegno

Seminario internazionale
Territori Malintesi
Equivoci di sviluppo ed etiche del luogo: il caso delle minoranze dello Yunnan, Cina

La mia intenzione non era di occuparmi del problema della verità, ma del problema di colui-che-dice-il-vero o del dire-laverità come attività sociale. Dal mio punto di vista non si trattava della questione di analizzare i criteri interni od esterni che renderebbero in grado di riconoscere se un’asserzione o una proposizione sia vera o meno. La discussione implicava piuttosto il tentativo di considerare il dire-la-verità come un’attività specifica, o come un ruolo.
Michel Foucault

La Cina richiede la nostra attenzione nel suo ruolo di potere economico in ascesa, di Stato più popolato del
mondo, di nesso chiave emergente nei mercati internazionali. Tuttavia la sua scala e complessità crea paradossi, incorporando sul suo territorio geografie di sottosviluppo e realtà etniche scomodamente disposte.
Nel “Continente” Cina, l’Occidente sembra assumere il ruolo che l’Oriente ha giocato ed ancora gioca per gli europei, fornendo un supplemento ideologico, uno spazio terapeutico dove trovare sollievo dalle stressanti dinamiche capitaliste. La Provincia dello Yunnan, con le sue 25 minoranze etniche, realizza l’idea di questo spazio. “Orizzonte Perduto” di James Hilton, la storia della segreta valle tibetana di Shangri-la scritta da un autore che non visitò mai la Cina, è soltanto uno dei molti feticci New-Age dai quali termini virtuali come purezza, spiritualità, primordialità, natura incontaminata, crescita personale vengono estrapolati, nutrendo turismo internazionale e Ong mentre allo stesso tempo vengono gestiti con destrezza dal governo cinese e dai suoi strateghi dello sviluppo. Le pratiche contro-corrente che ne conseguono sono anch’esse parte e prodotto dello stesso fenomeno ideologico: protezione dell’ambiente (un termine impiegato senza riguardo al suo significato indigeno), ecoturismo (come far sentire turisti e nativi a casa propria?), conservazione e rivitalizzazione delle tradizioni e delle “geografie sacre” (su un territorio di spiriti iracondi della terra invece della benigna Gaia greca), implementazioni di energie alternative e pulite (dove idiomi nativi di sporcizia rendono gli stessi progetti inutili).

Le Alpi, viste nel loro processo storico di rappresentazionecreazione della località alpina (in gran parte fondato su Grand Tours e Montagne Incantate à la Mann), potrebbero fornire degli indizi per valutare le minoranze dello Yunnan nel loro processo di mutamento. Ma la questione rimane: che cosa anticipare o prestare ai problemi e alle problematizzazioni riguardanti il territorio e le genti dello Yunnan? Il workshop “Territori Malintesi” ha lo scopo di fornire uno spazio per valutare queste possibilità di comparazione interrogandosi tuttavia sulla possibilità che gli Orizzonti di Shangri-la o la natura incontaminata alpina non siano mai stati perduti ma semplicemente spaesanti, fuori posto. Chiedendosi se una prospettiva originale su ambiente, minoranze e tradizioni possa non esistere del tutto e quello che resta non siano altro che originalità, esercizi più o meno raffinati del dire-la-verità e dell’autocritica.

segreteria del seminario:
• Centro Studi Martino Martini
Tel. + 39 0461 881343
E-mail: centro.martini@soc.unitn.it

• Eco-Himal Alpi Orientali
Tel. +39 340 8354897
E-mail: ecohimal-ao@libero.it


organizzazione: EcoHimal Alpi Orientali onlus Associazione per la cooperazione allo sviluppo Italia–Himalaya - Centro Studi Martino Martini Per lo sviluppo delle Relazioni Europa-Cina - con il finanziamento della Provincia Autonoma di Trento