Tersite Rossi presenta il nuovo romanzo "Gleba"
"Lavoro, terrorismo, nuove tecnologie: Gleba indaga la complessità del reale con un impressionante lavoro di ricerca"
Tersite Rossi dialogherà con l'assessore alla cultura Walter Battisti
Il nuovo romanzo di Tersite Rossi, già salutato positivamente da critica e pubblico, s’intitola “Gleba” (Pendragon, in libreria dal 17 ottobre 2019) ed è la quarta fatica del collettivo formato dai trentini Mattia Maistri, insegnante, e Marco Niro, giornalista, che torna sulla scena letteraria a nove anni dal felice esordio con il romanzo-inchiesta sulle bombe del ’92-’93 “E’ già sera, tutto è finito” (Pendragon 2010), cui erano seguiti il noir distopico “Sinistri” (edizioni e/o 2012) e il thriller economico-finanziario “I Signori della Cenere” (Pendragon 2016).
Anche il nuovo romanzo di Tersite Rossi è composto da storie intrecciate, come da tradizionale marchio di fabbrica del duo di scrittori. Paolo è un ragazzo insicuro che frequenta una scuola elitaria, Adriana un’impiegata che sogna la vendetta sui padroni, Amina una diciassettenne che ha perso il padre ed è finita nel tunnel del jihadismo, Enrico e Valeria una coppia di quarantenni che lottano col precariato lavorativo ed esistenziale. Le loro storie, apparentemente lontanissime, s’incroceranno proprio mentre un duplice, pazzesco attentato terroristico si avvia a travolgere tutto e tutti. “Gleba” parte da qui per raccontare la società 4.0, più liquida che mai, muovendosi rapidamente tra chi è alla ricerca di un punto solido su cui poggiare i piedi e trovare un briciolo di identità. E dove il lavoro più difficile resta quello di sempre: provare a vivere.
“Gleba indaga la complessità del reale con un lavoro di ricerca impressionante”, ha detto il maestro del noir Massimo Carlotto nel presentare il romanzo in anteprima nazionale, il 4 ottobre 2019 alla Fiera delle Parole di Padova.
A fare da sfondo alla narrazione è stavolta la tematica del lavoro, visto in una duplice veste: da un lato come forza sfruttata, sottopagata, svilita (“gleba” come zolla da servire), dall’altro come mestiere di vivere (“gleba” come terra da cui la vita origina). “Si tratta – spiegano Niro e Maistri – di una storia che s’inscrive a pieno titolo nell’eterna vicenda umana della prevaricazione e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, e del tentativo, sempre vano, ma sempre necessario, di opporvisi. Tutti i personaggi si sforzano di trovare la propria identità in uno specifico lavoro, più o meno insoddisfacente, più o meno velleitario, più o meno prevaricato, ma solo in pochi riescono, al termine della vicenda, a capire che il lavoro più importante è quello più difficile: vivere”.
La tematica del lavoro è affiancata sottotraccia da numerose altre: l’aziendalismo psicotico; le nuove tecnologie che asservono anziché liberare; il terrorismo (brigatista, islamico) come risposta fallace a un disagio che è interiore prima ancora che sociale; le trame occulte degli onnipresenti strateghi della tensione; la scuola come luogo in cui, ribaltandone completamente i fini, ci si limita a produrre gli sfruttatori, o sfruttati, di domani.
A un contenuto tanto ricco corrisponde, in linea con i precedenti lavori del collettivo, una forma caleidoscopica, pluri-genere, con prevalenza dei toni noir, ma anche tracce di spy story, commedia, Blidungsroman, distopia. “Gleba - spiegano gli autori - è un oggetto narrativo non identificato, nel segno della new italian epic, dove la complessità di una trama ricca di linee, personaggi e contenuti si combina a una chiara attitudine pop che la rende pienamente fruibile. Il valore socio-politico e militante della narrazione si sostanzia nell’utilizzo della stessa come strumento d’inchiesta sul reale e sulle sue dinamiche meno conosciute e comprese”.
Per avere maggiori informazioni sul romanzo, conoscere le tappe del tour di presentazione, nonché approfondire la conoscenza di Tersite Rossi, è possibile visitare il sito dell’autore: www.tersiterossi.it.
ingresso gratuito