Thayaht. Futurista irregolare

Mostra

Il Mart inaugura il 12 giugno 2005 un'esposizione dedicata alla figura di Ernesto Michahelles, in arte Thayaht, affiancata dalla pubblicazione del catalogo e di una monografia.
La mostra, a cura di Daniela Fonti, presenta oltre 200 opere, non solo di Thayaht, ma anche di Fortunato Depero, Giacomo Balla, Tullio Crali e di altri artisti delle avanguardie del Novecento; sarà aperta fino all'11 settembre 2005.
La direzione scientifica è di Gabriella Belli, con il contributo di Elisabetta Barisoni, Paola Bonani e Paola Pettenella.

L’opera di Thayaht è da qualche tempo oggetto di approfondimenti e studi critici, che stanno rivalutando il suo ruolo all’interno e ai margini del movimento futurista.
A lui sarà, infatti, dedicata anche una seconda esposizione, curata da Mauro Pratesi, che si terrà presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, sotto la direzione di Marzia Faietti. L'esposizione fiorentina, aperta dal 7 giugno, riguarderà proprio la collezione di disegni di Thayaht e del fratello Ruggero (detto RAM) conservata agli Uffizi.

La presentazione alla stampa delle due rassegne è prevista per il 12 maggio 2005 alle ore 12.00 presso la Biblioteca Magliabechiana degli Uffizi, a Firenze.

Figura poliedrica, attiva nei più svariati campi della produzione artistica, dalla scultura alla pittura, dalla moda alla scenografia, Thayaht portò un contributo significativo e originalissimo entro l'arte italiana del Novecento e nella storia del movimento futurista.
Noto soprattutto per aver inventato un indumento oggi universalmente diffuso – la “TuTa”, l’abito da lavoro che a lui deve il nome e l’ideazione - Thayaht fu attivissimo tra le due guerre (dal 1915 al 1939) in tutti i campi della produzione artistica, muovendosi fra pittura, fashion e interior design, scenografia e costumi teatrali, oggetti di arte decorativa, e dando poi un sostanziale contributo alla scultura italiana non solo del futurismo.
La mostra del Mart presenterà l’intera produzione scultorea di Thayaht ed una significativa selezione delle opere grafiche astratte, di dipinti, progetti e creazioni di moda, pubblicità e arti decorative. Il percorso espositivo mette così a confronto in un contesto internazionale i diversi ambiti operativi di Thayaht – finora considerati in modo distinto – con l’obiettivo di individuare un pensiero creativo unitario in tutta la produzione di un artista originale che non ammise mai gerarchie fra le categorie delle arti e del pensiero.

L'iniziativa del Mart è nata anche per valorizzare il fondo documentario di Thayaht, conservato presso l'Archivio del '900, fonte preziosa cui ha attinto Alessandra Scappini per la stesura di Thayaht. Vita, scritti, carteggi. Il volume uscirà nella collana Documenti delle pubblicazioni del Mart in concomitanza con l’apertura delle due mostre.

Ernesto Michahelles (Thayaht)
Biografia
Nato a Firenze nel 1893 in una famiglia di origini anglo-svizzere, l'artista riceve una formazione internazionale, trascorrendo periodi di studio in Francia e negli Stati Uniti. Nel 1919 inventa, con il fratello Ruggero (Ram) - il modello della "tuta". A Parigi, all'inizio degli anni '20, collabora con l'atelier di Madeleine Vionnet.
Nel 1929 conosce Marinetti ed entra a far parte del gruppo futurista, partecipando alla Mostra trentatrè futuristi presso la galleria Pesaro di Milano. Nel 1932 firma con Ram il Manifesto per la trasformazione dell'abbigliamento maschile. Presente a moltissime esposizioni, come quelle d'arti decorative di Monza nel 1923 e nel 1927, nel corso degli anni Trenta partecipa fra l'altro alla I Quadriennale romana (1931), alle Biennali di Venezia, alle Triennali di Milano del 1933 e del 1936. Ritiratosi a Marina di Pietrasanta, approfondisce gli studi scientifici ed astronomici e, nel secondo dopoguerra, fonda il CIRNOS (Centro indipendente raccolta notizie osservazioni spaziali).


organizzazione: Mart