The Cryonic Chants
Drodesera > Centrale di Fies 2009
Socìetas Raffaello Sanzio /Scott Gibbons
The Cryonic Chants
canti e poemi oggettivi, tratti da un impassibile animale
creato da Scott Gibbons e Chiara Guidi
con Claudia Castellucci, Teodora Castellucci, Monica Demuru, Chiara Guidi
Tecnico del suono Marco Olivieri
Tecnico Luci Luciano Trebbi
organizzazione Silvia Bottiroli, Alba Pedrini
Amministrazione Michela Medri con Simona Barducci, Elisa Bruno
I Canti crionici sono blindati nel rigore di un sentire oggettivo, come quello che accade a un animale. Il testo è stato montato dopo che un capro ha scelto col suo muso grappoli di lettere disseminate su un tappeto sul quale ha pascolato. Il testo ricavato combina i fonemi che designano le sequenze proteiche contenute nel corpo di quel capro, responsabili della respirazione, della riproduzione, della crescita delle corna e della putrefazione. Chiara Guidi ha trattato queste neo-parole come parole vere, sorte da una distanza molto profonda. Queste neo-parole, scelte da un capro, da un essere che non pensa, sono diventate poesia. La poesia è la musica che convince gli stranieri.
Le donne che cantano vestono anticamente. Ferme nel tempo, si oppongono al progresso del linguaggio, e anzi si ostinano a regredire: dalle parole alle lettere, dalle lettere alle macchie, e dallabito alla cotenna. Non si fidano più delle parole. Ferme sono, alla voce.
foto di Francesco Raffaelli