The Jazz Passengers Reunited
Itinerari jazz a Trento e Rovereto 2012
The Jazz Passengers Reunited (Usa)
Roy Nathanson saxofono
Curtis Fowlkes trombone
Bill Ware vibrafono
Sam Bardfeld violino
Brad Jones contrabbasso
EJ Rodriguez batteria, percussioni
All'origine del settetto Jazz Passangers c'è l'incontro tra il sassofonista Roy Nathanson e il trombonista Curtis Fowlkes, entrambi cresciuti a Brooklyn, assidui e apprezzati frequentatori della scena downtown newyorchese negli anni Ottanta e già membri dei celebri Lounge Lizards di John Lurie. Il duo a cui diedero vita sfociò ben presto nei Jazz Passengers, gruppo che dal 1987 propone uno spregiudicato connubio di jazz tradizionale e contemporaneo, di musica orchestrale magistralmente arrangiata e di esilaranti elaborazioni solistiche. Una tavolozza che prevede un pizzico di Ellington, veraci vortici di be-bop, infusioni di grande canzone americana, sferzate di ironia che toccano Charles Mingus e non mancano di fare l'occhiolino al genio di Frank Zappa. Alla base di tutto ci sono gli interessi poliedrici di Nathanson, personaggio i cui tratti somatici ricordano in modo incredibile la fisionomia di Groucho Marx. Nathanson non è solo un musicista pregevole, ma è anche attore, performer, fine conoscitore di poesia e letteratura. A ciò si aggiunge la versatilità strumentale e musicale di Fowlkes, collaboratore tra l'altro di Bill Frisell, Steven Bernstein, Charlie Haden, John Zorn. Buona parte dei componenti originari sono presenti anche oggi nella formazione, che si presenta attualmente come un sestetto, con il vibrafonista Bill Ware, il contrabbassista Brad Jones e il batterista E.J. Rodriguez. A loro si è unito da qualche anno il nuovo membro Sam Bardfeld al violino, in sostituzione di Jim Nolet. Il chitarrista Marc Ribot, membro della prima formazione, è oggi impegnato in vari progetti a proprio nome e incrocia le gesta del gruppo prevalentemente in sala d'incisione.
L'organico strumentale è quanto mai interessante: la mescolanza di violino, sax alto e trombone dà modo di creare impasti ellingtoniani, mentre l'inserimento del vibrafono e l'uso delle voci conferisce spesso quella tessitura ritmica e quella coloritura che richiama a Frank Zappa. Dopo una pausa di qualche anno, i Jazz Passengers sono tornati insieme sulla scena nel 2010, pubblicando un delizioso album nel quale Elvis Costello e Deborah Harry erano ospiti speciali.