The end

Teatro

«Ieri ho smesso di uccidermi»
«Nulla potrà fermare il destino.. e dal ghiaccio al deserto tracceranno di sangue il paesaggio»
«Amore lercio di esistenza»
«Un uomo alla sua donna dà come addio la morte»
«Il viaggio è senza arrivo»
«Anche nei vostri occhi si nasconde una belva»
«Si sono zittite anche le grida»
«Siete parte anche voi del grande esercito degli Indifferenti?»

Il Centro Teatrale Ziggurat, è presente sul territorio regionale e nazionale da circa un decennio con diverse proposte culturali. Dal settembre dei 2000 ha avviato una nuova fase, caratterizzata da progetti di impegno sociale, utilizzando differenti forme espressive e multimediali.
The end è una storia di morte e passione. Eros e Thànatos, ancora una volta interpreti principali, assumono qui le sembianze di Medea e Giasone in una rivisitazione che diviene viaggio nei labirinti misteriosi dei cuore umano, dove i simboli diventano essenziali elementi scenici e l'intreccio delle psicologia si fa atto artistico. È uno spettacolo che si rivolge soprattutto alle nuove generazioni e attinge alle grandi tragedie, per coglierne quelle tematiche che sono ancora attuali, attraverso una chiave di lettura che è propria delle avanguardie e delle ultime tendenze. È infatti una messa in scena dove l'immagine reale e l'immagine elettronica costituiscono un tessuto polifonico, attore, oggetti e luogo scenico respirano all'unisono, modificandosi lungo un percorso creativo che segue le regole dei work in progress.
Il risultato è un teatro visionario, più simile al sogno che alla realtà, dove il mito e le vicende umane, si ricongiungono all'evento artistico. Come carte da gioco, si mischiano in continuazione, offrendo allo spettatore dimensioni percettive di un album di quadri animati, che si rifà ai tableaux vivants di Robert Wilson, a quel teatro-immagine dove avviene uno scarto tra occhio e corpo e il primo ottiene la preminenza sul secondo. È un evento sul tempo e la visione, lo spazio e il suono, che nasce da elaborazioni di immagini mentali ancor prima che da costruzioni drammaturgiche. Gli attori si esprimono secondo una trama di ritmi visivi e sonori che conducono lo spettatore di fronte a una metaforica nascita dei male: frutto imprevedibile dei destino, il male è qui la creatura generata da un incontro, quasi una combinazione chimica dei sentimenti umani.
Medea e Giasone verranno condannati a morte per i loro delitti da una giustizia umana che crede di poter controllare il crimine legalizzando un altro crimine, dimenticando forse che togliere la vita è sempre e comunque un delitto, chiunque ne sia l'artefice.

Informazioni sulla prevendita

LUOGHI PREVENDITA: Le prenotazioni sono da ritirare dalle 19.30 alle 20.00 alla cassa del teatro

INTERPRETI PRINCIPALI: Michela Embrìaco (Medea), Andrea Zanghellini (Giasone) - REGISTA: Raffaele Macrì


organizzazione: Centro Teatrale Ziggurat - collaborazione Amnesty International-A.T.A.S., PAT, Comune di Trento assessorato politiche giovanili e assessorato cultura, Opera Universitaria, Teatro ex-Michelin, Cassa Rurale di Trento, Centro Servizi Culturali S. Chiara