Thirteen. 13 anni

Cinema

Usa/UK, 2003
Titolo originale: Thirteen
Genere: Drammatico
Durata: 100'
Regia: Catherine Hardwicke
Cast: Evan Rachel Wood, Nikki Reed, Holly Hunter

Tracy è una studentessa modello, con le treccine, i suoi orsetti e le sue Barbie. Quando arriva al liceo, con la sua atmosfera carica di ormoni, dove fortissimo è lo spirito di branco, subisce il fascino e il carisma di Evie Zamora, nota come “la ragazza più figa della scuola”. Tracy si allontana da sua madre (Melaine), una donna che lavora e con la quale aveva un rapporto molto stretto, comincia a saltare le lezioni, e nonostante il disprezzo che ha sempre provato per il fidanzato della madre (Brady), un ex-tossicodipendente, ella stessa comincia ad usare stupefacenti.

In America sanno ancora fare "grande" cinema (ne stavamo perdendo le tracce!)… capace di provocare, scuotere ed interrogare un pubblico "locale" (addormentato e narcotizzato da roboanti ed inutili pellicole spaccatimpani!) e di valicare i confini (questa volta meritevolmente!) fidando sulla forza di storie e sentimenti universali. L'ultimo esempio eclatante è quello del film "Thirteen. 13 anni" diretto dalla debuttante scenografa ("Three Kings", "Vanilla Sky") Catherine Hardwicke: l'altra faccia "brutta, sporca e cattiva" di una generazione di giovanissimi liceali americani che, stanca di specchiarsi nei vacui e finti ritratti alla "Dawson's Creek", si spoglia davanti alla macchina da presa della regista con incredibile e naturale impudicizia e violenta dolcezza.
Squarcio coraggioso ed irriverente sull'adolescenza urbana nell'anno 2003, ritratto provocatorio su ciò che pensano, fanno, sentono e provano i giovani d'oggi, "Thirteen" racconta la storia della trasformazione di Tracy (Evan Rachel Wood, giovanissima ma con la stoffa della grande ed intensa interprete di razza), all'inizio una studentessa liceale modello che gioca ancora con gli orsetti e con le Barbie, in una "cattiva ragazza" che subisce il fascino ed il carisma della "più figa" della scuola… la bella e seducente Evie Zamora (Nikki Reed, un debutto di attrice e coautrice del soggetto "autobiografico" che lascia esterrefatti per naturalezza d'interpretazione e profondità e precisione di parole e situazioni).
Tracy incomincia ad avvicinarsi ad un mondo adulto troppo prematuro per lei, si allontana da sua madre (Holly Hunter strepitosa!), una donna che sbarca il lunario faticosamente e dignitosamente e con la quale aveva un rapporto molto stretto, comincia a saltare le lezioni ed a fare uso di stupefacenti. E Catherine Hardwicke si immerge in questo fascinoso e pericoloso turbine di emozioni e storie di dolorosa crescita e formazione con la forza, sincerità e sguardo partecipe di chi al cinema chiede di farsi portavoce e testimone dei sorprendenti e vitali racconti di vite umane che, a qualsiasi età, faticosamente mettono a nudo la verità delle proprie emozioni.
Calogero Messina 17-11-2003 da: www.stradanove.net


organizzazione: Associazione culturale Mercurio