Traduzione, lo splendore della caducità

Convegno

La poetessa, vincitrice del Premio Montale 2000, sarà venerdì 14 maggio alla Facoltà di Lettere e Filosofia

La poetessa Antonella Anedda, vincitrice del premio Montale 2000, venerdì 14 maggio sarà alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento per un incontro seminariale nell'ambito del dottorato di ricerca in Narratività e letterature comparate. L'incontro, dal titolo Traduzione, lo splendore della caducità, si svolgerà alle 10 nell'aula 8 della Facoltà.
Si affronterà in questa occasione un aspetto particolare ma sostanziale della poetica della Anedda, quello del rapporto con la traduzione di autori stranieri, della riscrittura o della vera e propria ri-creazione dei poeti più amati e frequentati. Tale aspetto, che ha dato vita nel 1998 alla raccolta Nomi distanti edita da Empiria, può essere così riassunto con le parole dell’autrice stessa: “Ho voluto rispondere a nomi distanti, a nomi stranieri, parlare con la mia voce, accanto e dopo la traduzione. Ho risposto, non dall’alto, non dal basso, ma nell’orizzonte di una traiettoria accesa dallo scatto di un grido: il testo prima in originale, poi raccolto dalla traduzione e dalla traduzione reso tanto forte, tanto ampio da schiudere un altro respiro, un altro destino: una terza voce in un terzo spazio”

Breve profilo dell'autrice
Antonella ANEDDA, docente di Lingua francese presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Arezzo, è nata e vive a Roma. Ha esordito nel 1992 con le poesie di "Residenze invernali" (Crocetti), seguite dalla raccolta di saggi e racconti "Cosa sono gli anni" (Fazi, 1997), dal volume di traduzioni poetiche "Nomi distanti" (Empiria, 1998) e nel 2000 da "La luce delle cose. Immagini e parole nella notte" (Feltrinelli). Ha curato la raccolta di poesie e prose di Philippe Jaccottet, "Appunti per una semina" (Fondazione Piazzolla, 1994). Per la Donzelli ha pubblicato nel 1999 "Notti di pace occidentale", con cui ha vinto il Premio Montale 2000, e nel 2003 "Il catalogo della gioia".


organizzazione: Università di Trento Facoltà di Lettere