Transit

Danza

Oriente Occidente 2007
Danza

Osmosis Cie (Francia/Algeria)
Transit
Concezione e interpretazione Ali Salmi
Scenografia e luci Ali Salmi, Jean Muckensturm
Concezione sonora Aurélien Chouzenoux
Voce video Anwar Abudragh, Rachid Zaidi
Fotografie Ad van Denderen – GO NO GO
Immagini tratte da BB/Chatterton
Direzione tecnica Jean Muckensturm
Assistente tecnico Félicien Dejhonge
Montaggio Luc Torres
Produzione Ali Salmi

Coproduzione L’Abattoir (Chalon-sur-Saône), Lieux publics - Centre National de Création des Arts de la Rue (Marseille)
Spettacolo realizzato con il sostegno del Ministère de la Culture et de la Communication DMDTS “Arts de la Rue” – DRAC Lorraine, FASILD Lorraine, Conseil régional de Lorraine,
Conseil général de Meurthe et Moselle, Direction des Affaires Culturelles de la Ville de Nancy
Spettacolo realizzato con il supporto logistico di MJC des 3 Maisons (Nancy), TGP (Frouard), CCN de Lorraine (Nancy), CC André Malraux (Vandoeuvre les Nancy), Viewtone (Belgique), Blanco Lapino Chatterton (Bruxelles)
Spettacolo realizzato con la collaborazione di Marc Muckensturm

prima nazionale
durata 50 minuti

Il viaggio migratorio di un clandestino che dall’Afghanistan parte per raggiungere il porto di Calais e arrivare in Inghilterra è la traccia sulla quale il coreografo di origine algerina Ali Salmi ha ideato con il suo collettivo d’artisti Osmosis Transit. Uno spettacolo nato anche sulla scorta delle fotografie di Ad van Denderen, un titolo fuori dagli schemi a partire dall’ambientazione: un camion a doppio rimorchio che fa da scenario al lavoro, ma che anche diventa schermo di proiezione per i molti film che accompagnano la performance. Si tratta di uno spettacolo nel quale la partitura musicale si lega all’improvvisazione vocale di origine maghrebina/mediorientale con Rachid Zaïdi e nel quale finzione teatrale e passione documentarista si intrecciano in un amalgama espressivo. Lo si vede anche dai film, che alternano la presa diretta della danza che avviene nei diversi spazi del camion a girati in esterno, deserti, città, macchine che corrono, tramonti sul mare. Una danza acrobatica e coinvolgente, concepita come “il futuro delle arti di strada”.
Ali Salmi ha fondato a Nancy il collettivo Osmosis nel 1993. Nato in Francia da una famiglia algerina, è arrivato alla danza tardi, con studi di architettura alle spalle. Scoperta la danza, ha studiato per un breve periodo alla scuola di Marcel Marceau, passando al buto con Min Tanaka e infine ballando per cinque anni nella compagnia Ultima Vez di Wim Vandekeybus, un’esperienza quest’ultima che si sente respirare sottotraccia nello stile della danza fortemente fisica e emozionale dell’artista franco-algerino. Con Osmosis, definito dallo stesso coreografo Physical Dance Theatre/ Imaginaire Urbain, Ali Salmi si è prefisso di esplorare il nomadismo e la memoria dell’altro attraverso la propria cultura e l’immaginario del mondo arabo. Contemporaneamente ha collaborato con la compagnia di Michel Noiret, spingendo la ricerca anche sul fronte del video, come anche rivela Transit.


organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto