Trento - Auschwitz. Andata e Ritorni
Giorno della memoria. 27 gennaio 2011
progetto espositivo di MeMO >>, a cura di Piero Cavagna
Un muro: quello che conclude il percorso dei visitatori nel campo di Auschwitz-Birkenau, ricostruito al centro della piazza, con appese gran parte delle fotografie private ritrovate nelle valigie e negli indumenti lasciati dagli ebrei condotti alle camere a gas.
C'è, al termine del percorso di visita nel campo di sterminio di Auschwitz II- Birkenau, in corrispondenza con quello che era il Canada, il luogo di raccolta e smistamento di tutto quello lasciato da chi era finito al campo, una grande sala vuota con un grande muro nero.
Su questo muro sono appese le fotografie della vita di tutti giorni ritrovate negli abiti e nelle valige di tutti coloro che erano arrivati, inconsapevoli, a questa tragica ultima fermata.
Fotografie di una realtà a cui erano stati tutti strappati, fatta dell'infinito di piccoli gesti quotidiani, di festa, di gruppi, di famiglie, di affetti ed amori, di gioia ed allegria.
Per il Giorno della Memoria MeMO ha voluto che questo muro fosse anche a Trento, in uno spazio simbolo come piazza Dante. Con le identiche fotografie di quelle esistenze che nei campi di sterminio sono state rinchiuse ed annientate.
TRENTO AUSCHWITZ: Andata e Ritorni vuole essere una proposta di identificazione con quelle vite rappresentate da fotografie familiari così simili e care alle tante custodite con cura nei nostri cassetti della Memoria. La lingua dellimmagine che riesca a dire più di molte parole e riesca a farci percepire lorrore assoluto pensato, organizzato e realizzato
per annientare il popolo ebraico. Il Muro diventerà il punto di partenza dei ragazzi trentini che saliranno sul Treno della Memoria 2011 ed un simbolico luogo di ritorni fisici e di riflessione insieme alla comunità trentina, possibilità evocativa di trasmissione e scambio di emozioni e di esperienze, primo seme di speranza per un possibile futuro diverso.
Nella filosofia di MeMO, il valore della testimonianza non deve avere costi. A chi partecipa ad operazioni di recupero e sensibilizzazione della Memoria viene chiesto un apporto ed una collaborazione gratuiti. Anche questo progetto, quindi, nasce con lidea che esserci attivamente possa sostituire il contributo in denaro: un fare ed un partecipare che valgono più di un dare economico perché coinvolgono la sfera dellemozione, indispensabile per un più profondo radicamento della Memoria
Il Muro, di dimensione 10 metri x 2,50 metri, è stato pensato da Piero Cavagna con Franca Berger, è stato progettato dall architetto Andrea Pallaver e sarà realizzato con una struttura in legno e metallo dal servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione ambientale con cui in passato si è già impegnaato nel corso dei Giorni della Memoria 2008/2009/2010,
L Associazione ha riprodotto e stampato e le copie delle 800 fotografie che varranno attaccate su due lati della struttura da un gruppo di ragazzi soci di MeMO
organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura