Trento Musicantica 2011

Festival Internazionale
25ª edizione
8 Settembre - 11 Novembre

Il Festival Internazionale TRENTO MUSICANTICA è giunto al traguardo del quarto di I secolo (venticinquesima edizione): Deo gratias! In un momento di grande difficoltà per tutte le istituzioni culturali, di tagli e di sfiducia generalizzata nei confronti di chi sembra improduttivo e invece produce i beni più preziosi e meno quantificabili (spesso con enormi sacrifici e con poca riconoscenza), il Festival TRENTO MUSICANTICA rinnova la sua offerta, non senza le difficoltà di sempre, ma con il consueto entusiasmo e confortato dal costante successo decretato da un pubblico affettuoso e numeroso. In venticinque anni sono giunti a Trento gli ensembles più celebri della musica antica e anche molte formazioni meno note ma non per questo meno degne e il lavoro di costruzione di proposte nuove, di momenti alti di riflessione musicologica e di inediti connubi (con la musica contemporanea, con Angelo Branduardi, con i Destrani Taraf, con tutto il mondo musicale trentino e con la musicologia internazionale) ha sempre rappresentato un unicum nel panorama italiano.
Oltre ai concerti il Festival ha offerto al pubblico conferenze, convegni internazionali, presentazioni di libri, mostre di strumenti e di codici, registrazioni di CD, produzioni multimediali, liturgie in latino, corsi residenziali di canto liturgico, visite guidate: un caleidoscopio di iniziative di qualità con anche una forte valenza didattica e di formazione. E a chi ci incolla bonariamente l’etichetta di 'parrucconi' e di fare iniziative eccessivamente 'di nicchia' ricordiamo almeno il Karaoke gregoriano della mostra Jubilate Deo nel 2000 (mostra che ha totalizzato 55.294 visitatori in 104 giorni di apertura), la partecipazione di Jacopo Broseghini dei Bastad sons of Dioniso al corso di canto liturgico nel 2008, le danze rinascimentali al Castello e la presenza di tanti giovani alle iniziative del Festival. Ma lo scopo del Festival non è mai stato quello di cavalcare le mode o di inseguire il successo facile, bensì di offrire eventi di qualità e di riproporre momenti di bellezza e di riflessione di cui ha sempre più bisogno il mondo moderno, senza snobismi e con grande umiltà.
L'apertura e la collaborazione a trecentosessanta gradi con tutte le realtà musicali della Provincia (rarissima nel panorama locale delle iniziative), in particolare con la Società Filarmonica, con l'Ufficio Diocesano Musica Sacra, con il Festival regionale di Musica Sacra, con il premio Bonporti di Rovereto, con la Federazione trentina dei cori, con il Conservatorio, con le Scuole musicali e, da questa edizione, con il neonato Centro di Eccellenza Laurence K. J. Feininger, è un altro valore aggiunto del Festival, che continueremo a perseguire e a rafforzare.
Anche quest'anno, nella ricorrenza del quarto di secolo, il Festival offre un calendario particolarmente ricco, che affronta momenti nuovi e significativi della storia musicale dal medioevo al Settecento e che vede la partecipazione di gruppi specializzati di alto valore artistico, nonostante le ristrettezze economiche.
Deo gratias.
Marco Gozzi