Trinacria
Lettura del VIII racconto da S- Comparse - parlano le farfalle- un mattino che sembra già sera
Moreno Fabbro ed Emiliano Faccio sono due autori trentini che da qualche anno stanno lavorando ad un progetto molto ambizioso: a novembre sono riusciti a pubblicare “S-COMPARSE parlano le farfalle”, 10 racconti per 10 farfalle scompare ed a rischio estinzione.
Le farfalle raccontano lo stato di salute del pianeta e come sia difficile il rapporto con l'homo sapiens.
L’obiettivo è di sensibilizzare gli uomini sulla necessità di riscoprire recuperare e preservare il vitale rapporto con la natura che non è matrigna ma grande madre in grado di accogliere nel proprio grembo l'intera umanità.
Il libro è per tutte le fasce d'età con diverse illustrazioni che seguono i racconti dove emergono i valori universali dell'amicizia, della libertà dell'amore della speranza e della fede.
In questo triste periodo dove la terra chiede aiuto forse questo libro fa riflettere e comprendere i diversi problemi ambientali che ormai sembrano disinteressare diversi ospiti di qs pianeta martoriato.
Il titolo del Racconto di oggi è Trinacria perché è ambientato in Sicilia e la farfalla è la melanargia arge.
Un racconto che parla di transumanza, incuria e abbandono, libertà e giustizia, cultura e natura, per chiudere con un messaggio di speranza.
Si narra di questo pastore errante con il suo gregge ed il suo asinello Nestore che porta nel suo basto un carico prezioso : molti libri ricevuti in dono da felici incontri durante il suo perenne peregrinare per quella antichissima terra . Le farfalle seguivano fiduciose il vecchio pastore, la cui esperienza accumulata in anni di transumanza, garantiva loro ricchi pascoli di graminacee sulle quali deporre le uova , far crescere i bruchi, mimetizzarsi in curiose crisalidi per poi schiudersi e spiccare il primo volo nel rigenerane sole di primavera.
Questa bellissima terra martoriata da incendi , inquinamenti, ingiustizie chiude con un messaggio di speranza " Occhi di giovani innamorati che si guardano per la prima volta e capiscono. Splendeva quel giorno un sole più grande del solito e con esso, vivida, l'immagine della speranza."