Tristi Tropici
Drodesera > Centrale di Fies 2010
VIRGILIO SIENI
Tristi Tropici
Liberamente ispirato a Tristes Tropiques di Claude Lévi-Strauss
durata 60 minuti
ideazione, coreografia, scene Virgilio Sieni
interpretazione e collaborazione Simona Bertozzi, Ramona Caia, Elsa De Fanti, Dorina Meta, Michela Minguzzi
Musiche originali Francesco Giomi
luci Marco Santambrogio
costumi Lydia Sonderegger
maschere ed elementi scenici Chiara Occhini
allestimento Francesco Pangaro
produzione Daniela Giuliano
organizzazione Giulia Rabbene
direzione amministrativa Rossella Nati
segreteria amministrativa Marina Frulio
produzione 2010 La Biennale di Venezia, Spielzeit'europa I Berliner Festspiele, Bitef Theatre Belgrade
nellambito del progetto / as part of the ENPARTS - European Network of Performing Arts
con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea
in coproduzione con Biennale de la Danse de Lyon, Teatro Stabile di Napoli, Compagnia Virgilio Sieni
La Compagnia è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana, Comune di Frenze
Lo spettacolo è liberamente ispirato a Tristes Tropique di Claude Lévi Strauss.
Virgilio Sieni non mette in scena una trascrizione letterale del testo: in scena due coppie di donne (le danzatrici Simona Bertozzi, Michela Minguzzi, Ramona Cia, Elsa De Fanti) e una ragazza non vedente (Dorina Meta). Figure che appaiono da lontano come aloni non definiti, visione opache, figure vicine e dipendenti, coppie che si stringono nella nostalgia di ununità perduta.
Lo spettacolo si sviluppa in tre parti in cui le apparizioni femminili sono individuate come una presenza penultima, secondo un percorso tripartito tra vicinanza animale, tenerezza trasmessa, nostalgia rimasta che alimentano il senso di quello che letnologo definisce lopportunità perduta dellOccidente di restare femmina.
Tristi tropici apre allagonia e al richiamo abbagliandoci di eterna nostalgia, lasciandoci intravedere la sedimentazione del rito nel suo divenire gesto tra animalità e umanità.