Trust the artists. Group show

Mostra

La fiducia diventa realtà quando si creano legami basati sull'onestà, sul lavoro collettivo e sul desiderio di unire i continenti. Questa premessa innesca nuove iniziative che collegano le arti plastiche tradizionali con la rivoluzione Blockchain "NFTs".

Trust the Artists prende vita con l'intenzione di promuovere l'arte attraverso l'alleanza di due paesi, da un lato l'Italia con il suo grande contributo all'umanità, culla dell'arte, meta obbligata per contemplare la trascendenza; dall'altro, il meraviglioso e talentuoso capitale umano di uno stato giovane e vivace come la Colombia. Questo connubio mette in luce non solo la preziosa espressione artistica dei suoi partecipanti bensì consolida la forza che portano i progetti interculturali, generando grande interesse in un pubblico d'avanguardia sempre assetato di novità.

Boccanera Gallery apre così le sue porte ad un progetto ideato da Norma Márquez, curator colombiana residente a Milano da 5 anni, che, nel suo interesse per la promozione della sua cultura, si occupa del fermento e della promozione di artisti latinoamericani in Italia, con la collaborazione di Gustavo Solmott, fondatore di Marte247 Galería & di Marte247 ARTFUND, fondo artistico basato su cripto-economie e NFT.

Il gruppo di artisti partecipanti a Trento dialogano tra loro con una prospettiva sociale e politica pertinente nella costruzione di voci e prospettive che erano escluse dai sistemi artistici egemonici.
La conformazione multidisciplinare del gruppo realizza un percorso senza una mappa precedente poiché i sistemi o le rotte dell'arte NFT vengono costruite mentre il "treno" avanza. Boccanera Gallery lo vuole testimoniare entrando a far parte di questa rivoluzione realizzando questa mostra fuori dagli schemi tradizionali del fare arte.

I movimenti culturali conosciuti come Crypto Art ci permettono oggi di fare un percorso nelle scene dell'arte digitale in paesi come Colombia, Cuba, Guatemala e Messico attraverso i lavori esposti a Trento di: Jacobo Blandón (Medellín - Colombia 1987), Estrujamentes (Medellín - Colombia, 1980), VJ Fred (Bogotà - Colombia, 1973), Limbo Mask (Tijuana - Messico, 1990), Kina Matahari (Camagüey - Cuba, 1991), Alejandro Peters (Coatepeque - Guatemala, 1983), Camilo Restrepo (Medellín - Colombia 1973).

Schede biografiche degli artisti

Jacobo Blandón nasce a Medellín (Colombia) nel 1987. Vive e lavora a Medellín. Designer industriale e ingegnere matematico. Jacobo indaga criticamente società e denaro portando al limite le tracce digitali intervenute da realtà aumentata, intelligenza artificiale, performance, video, esplorazione e indagine delle diverse tecnologie del disegno e della manifattura digitale mediante la stampa 3D. Oltre allo sviluppo di applicazioni di realtà aumentata, combina i diversi linguaggi di programmazione per l'arte, la tecnologia e l'industria.

Estrujamentes – María Paramo nasce a Medellín (Colombia) nel 1980. Vive e lavora a El Retiro - Antioquia (Colombia). Artista digitale, scrittrice e illustratrice, psicologa e filosofa. Attraverso Estrujamentes, María Páramo dà vita a un dispositivo visivo e poetico di trasgressione mentale, che crea e ricrea campi di sperimentazione per avvicinare le persone a sistemi di pensiero alternativi a quelli tradizionali. Il suo scopo è quello di provocare un senso senza la necessità di un argomento razionale. Come artista digitale ha integrato il lavoro tecnico-poetico nelle sue opere visive, creando all’unisono immagini-testi. Ha scelto il collage digitale come tecnica pittorica e la scrittura riflessiva come possibilità di soggettivazione e resistenza a un mondo prevalentemente razionale. La sua estetica è gesto riflessivo, criptato, cosmico e metafisico.

VJ Fred – Fredy Arias nasce a Bogotà (Colombia) nel 1973. Vive e lavora a Bogotà. Creatore di arte digitale e video, laureato in cinema presso l'Università Nazionale, reel Motion Design, design di post-produzione per film e televisione e videomapping, vjing. Ha lavorato dalla video arte alla creazione e alla programmazione di metaverso. Ha ricevuto diverse borse di studio, come quella nazionale della cultura per i nuovi media e quella per la creazione di video arte distrettuale per Domo. Ha esposto i suoi lavori di video arte in diverse mostre in Colombia e all'estero e recentemente il suo lavoro di video arte in formato immersivo è stato esposto nella cupola dell'Al Wasl Plaza a Dubai per l'Expo 2020.

Limbo Mask nasce a Tijuana (Messico) nel 1990. Vive e lavora a Tijuana. Illustratore specializzato in Digital Collage. Combina con questa tecnica infiniti argomenti di tecnologia, natura, arte, filosofia, politica. Limbo non ha un unico stile per creare arte, poiché crede che non tutte le idee possano essere espresse con un unico linguaggio, ecco perché il suo lavoro è in continua evoluzione e il suo scopo è quello di immortalarsi nella Blockchain. Si è distinto per la sua partecipazione a movimenti legati all'Hacktivism, sostenendo cause come la lotta per la libertà di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, facendo parte del gruppo di artisti critici contro l'establishment.

Kina Matahari nasce a Camagüey (Cuba) nel 1991. Vive e lavora a L’Avana (Cuba). Artista e storica dell’arte. Indaga sulla società da una posizione critica, confrontandola con i discorsi locali, il capitalismo e la filosofia Blockchain. Nelle sue opere possiamo avvicinarci alla video arte basata sulle repressioni del governo cubano.

Alejandro Peters nasce a Coatepeque (Guatemala) nel 1983. Vive e lavora a Città del Guatemala (Guatemala). Direttore creativo di d4 McCANN e artista di collage. Ha iniziato a creare collage nel 2019, poco prima della pandemia, utilizzando giornali, riviste e carta colorata e quella riciclabile. Il suo lavoro si è evoluto da quando ha scoperto la tecnologia Blockchain e alcune delle sue opere sono state esposte a NFT NYC, ART BZL / Art Basel Miami e all'ARS ELECTRONICA FESTIVAL di New York. Alejandro indaga la fragilità dell'immagine fisica portata negli NFT, testando l'immaterialità, il virtuale, i nuovi usi del collezionismo legati alla criptoarte.

Camilo Restrepo nasce a Medellín (Colombia) nel 1973. Vive e lavora a Medellín. Ingegnere Meccanico (1991-1996) con un master in estetica presso l'Università Nazionale della Colombia (2008) e MFA da CalArts (2013). Ha tenuto mostre personali in Colombia e negli Stati Uniti. Nel 2010 Restrepo ha ottenuto una borsa di studio Fulbright ed è stato nominato per il Premio Luis Caballero, il più importante riconoscimento in Colombia per artisti under 35. Suo il libro “The Identity Photo: frammenti per un'estetica” (2002) e la monografia “Alias” (2019). Il lavoro di Restrepo è apparso in libri come History of Photography in Colombia 1950-2000, Contemporary Art Colombia e Vitamin D3: The Best of Today in Contemporary Drawing. Restrepo evita facili categorizzazioni sull'uso dei media, che gli sono serviti con più o meno intensità in serie specifiche o in capitoli vitali e produttivi. Il suo lavoro sfugge anche alle etichette storicistiche. Nelle sue opere convergono risorse plastiche che trovano i loro antecedenti nell'espressionismo, nell'Art Brut, nel surrealismo, negli atteggiamenti postmoderni o nell'adozione di modelli etnografici. Sfugge all'iscrizione ad una specifica scuola di pensiero, poiché stabilisce l'uso di elementi teorici con origini ampie come gli studi culturali, il post-strutturalismo e la psicoanalisi.