Tullio Garbari, il miracolo del colore

Mostra

Tullio Garbari, il miracolo del colore
Ventiquattro opere a Cappella Vantini

Cappella Vantini, antica cappella di palazzo Thun ideata e realizzata nel corso del quarto decennio dell’Ottocento, si trasforma, grazie all’intervento di restauro del biennio 2006/2007, in uno spazio raccolto e prezioso nel centro di Trento in cui ospitare piccole mostre di assoluta qualità. Un luogo intimo, per alcuni aspetti ancora sacro, cornice ideale per accogliere le opere di Tullio Garbari.
Quasi un’affinità elettiva tra il contenitore e i lavori esposti del pittore trentino che, nei primi decenni del Novecento, ha saputo distinguersi per la sua originale cifra stilistica e la sua personalità nel panorama artistico nazionale. Ventiquattro piccole raffigurazioni, immagini, segni e colori, che parlano del mondo di Garbari. Opere che ritraggono la natura, i paesaggi a lui cari, gli affetti, la vita famigliare: uno scorcio sulla Marzola, i ritratti delle sorelle, la rituale lentezza dei gesti quotidiani della madre. Sono temi semplici che il pittore vive con intensità; ogni raffigurazione è la rappresentazione dell’intimità che lega il pittore ai soggetti, testimoni di valori, emozioni e spiritualità, frutto della sua continua ricerca morale.

Informazioni:
Comune di Trento
Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili
Ufficio Cultura
Via Orfane 13
telefono 0461 884286 (orario: dal lunedì al giovedì 8.30-12.00 e 14.30-16.00; venerdì 8.30-12.00)
email: ufficio_cultura@comune.trento.it
web: www.trentocultura.it
numero verde URP 800 017615 (orario: dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-12.00)

Tullio Garbari: cenni biografici a cura di C. Garbari
Nasce a Pergine il 14 agosto 1892. Nel 1903 si iscrive al primo corso della Scuola Reale Elisabettina di Rovereto. Nel 1908 convince i genitori a farlo frequentare l’Accademia di Venezia, abbandonando la scuola di Rovereto. Nel 1909 esegue apprezzati disegni a china seguendo uno stile che richiama la secessione viennese. Inizia le prime prove di pittura ad olio, avendo come soggetti nature morte, paesaggi trentini e scorci veneziani. Nel 1910 abbandona i corsi dell’Accademia veneziana e frequenta i pittori della cosiddetta “secessione di Ca’ Pesaro”. Partecipa alla mostra estiva di Ca’ Pesaro. Garbari ha una sala personale dove espone 36 opere fra olî e grafica, e disegna il manifesto dell’esposizione. Nel 1911 partecipa all’Esposizione Internazionale di Roma, allestita per le feste commemorative del cinquantenario dell’Unità d’Italia. Dal primo al 10 ottobre tiene la sua prima personale a Trento, nella sede della Filarmonica. Invitato da Nino Barbantini, partecipa per la seconda volta nel 1913 ad una mostra di Ca’ Pesaro, e ne disegna il manifesto. In ottobre espone a Trento, a Palazzo Galasso, con Gigiotti Zanini. Nel 1914 è ancora a Firenze, dove espone all’Istituto di Cultura Francese. Rientra nell’estate a Pergine, ma allo scoppio della guerra riesce a tornare clandestinamente in Italia a Milano, dove trascorre il periodo della guerra. Nel 1916 muta decisamente il suo modo di dipingere, i temi della sua pittura, le forme espressive. Alla fine dell’anno 1917 espone con Carlo Carrà alla Galleria Chini. Al ritorno a casa nel 1919, Tullio partecipa attivamente alla vita civile e culturale del nuovo Trentino. Espone in due collettive in Trentino e nel 1922 espone a Milano alla Bottega di Poesia, assieme ad Ubaldo Oppi e Gigiotti Zanini. Nel 1927 ottiene la residenza a Milano. Espone con il gruppo del Novecento Italiano, presentato da Margherita Sarfatti, a Milano, quindi ad Amsterdam, l’Aia, Amburgo e Lipsia. Nel 1928 partecipa in settembre a Trento, alla I Mostra d’Arte Trentina ed alla Biennale di Venezia. Nel 1929 Tiene a Trento una personale al Circolo Sociale. All’inizio dell’anno 1930, in aprile, tiene una mostra personale a Milano, alla Galleria Bardi. Intanto Edoardo Persico, arrivato a Milano da Torino, dirige la Galleria del Milione. Garbari lavora intensamente; oltre a preparare le opere per la mostra progettata alla Galleria di Persico, aiuta il pittore Francesco Di Terlizzi a scegliere ed inviare le sue opere per una personale che si tiene a fine anno al Milione. Nel 1931 è a Milano per l’apertura della sua personale al “Milione”; torna a Pergine. Ai primi di marzo è a Roma dove partecipa alla I Quadriennale Internazionale d’Arte Nazionale. Parte poi per Parigi. Partecipa in giugno con il dipinto Il miracolo della mula ad una mostra alla Galerie de la Renaissance.
Tullio Garbari viene trovato morto nel pomeriggio dell’8 ottobre. Il funerale si tiene a Pergine il 19 ottobre.


organizzazione: Comune di Trento Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili