Turandot

Musica lirica

Trento a Teatro
Stagione Lirica

Turandot
Dramma lirico in tre atti e cinque quadri
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di G. Adami E R. Simoni
Edizione Universal Music Publishing Ricordi Srl. Milano
L'ultimo duetto e il finale dell'opera sono stati completati da Franco Alfano

Personaggi e Interpreti
Turandot Lisa Livingston
Calaf Kamen Chanev
Liu' Rachele Stanisci / Chiara Angella
Timur Elia Todisco
Ping Walter Franceschini
Pong Max-René Cosotti
Pang Cristiano Olivieri
Altoum Marco De Carolis
Mandarino Gianluca Breda
Principe di Persia Marco Gaspari
Due Ancelle Silvana Benetti e Sandra Pozzati

Maestro Concertatore e Direttore d'orchestra Oliver Von Dohnanyi
Regia Henning Brockhaus
Assistente alla regia Maria Sole Cingolati
Responsabile scenografia e costumi Stefania Tosi
Scenografia Ezio Toffolutti
Coreografia Maria Cristina Madau
Clown Jean Méning
Orchestra Filarmonia Veneta ˝G. F. Malipiero ˝
Coro del Teatro Sociale di Rovigo
Maestro del Coro Giorgio Mazzucato
Allestimento dell'Opera di Roma

Produzione del Teatro Sociale di Rovigo in coproduzione con il Teatro Sociale di Rovigo, il Teatro Comunale di Bolzano, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza , il Teatro dell'Opera Giocosa di Savona e la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno

Turandot è un'opera in 3 atti e 5 quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, lasciata incompiuta da Giacomo Puccini e successivamente completata da Franco Alfano.

Atto primo
A Pechino, in un imprecisato «tempo delle favole». Dall’alto delle mura, il Mandarino si appresta ad annunciare la «legge di Turandot» alla folla: la principessa andrà sposa a chi, di sangue regale, scioglierà i tre enigmi da lei proposti; ma il boia Pu-Tin-Pao è pronto a decapitare quelli che falliscono, come lo sfortunato principe di Persia, che salirà al patibolo al sorgere della luna. La folla eccitata travolge il vecchio Timur, re tartaro spodestato, e la piccola Liù, che invoca per lui soccorso. È qui che il principe Calaf ritrova il padre, ne ascolta la storia e quella di Liù, la fanciulla che ha condiviso le sofferenze di Timur soltanto perché Calaf un giorno le aveva sorriso. Si avanzano i servi del boia, quando Turandot appare sul loggiato ricusa le richieste di grazia della folla. Il principe Calaf, rapito dall’inattesa visione di bellezza, avanza verso il gong, pronto ad affrontare gli enigmi. Timur, Liù e i tre ministri Ping, Pang e Pong tentano di dissuaderlo, ma il principe è risoluto e si affretta a dare i tre colpi di gong per essere ammesso alla prova.

Atto secondo
Quadro primo
I tre ministri Ping, Pang e Pong si ritrovano a ripassare sia il protocollo nuziale sia quello funebre, per esser pronti ad allestire l’uno o l’altro a seconda dell’esito della nuova sfida lanciata a Turandot dal principe ignoto. I tre si abbandonano poi al ricordo dei tempi felici, prima della nascita della principessa.
Quadro secondo
Sul piazzale della reggia tutto è pronto per la prova degli enigmi, a cui assiste anche il vecchio imperatore Altoum. La principessa si avanza e prima di dare inizio al rito spiega le antichissime ragioni che la spingono a tanta ferocia. Vinta dal principe, che risponde a tutti e tre gli enigmi, Turandot implora invano il padre Altoum di salvarla dalle braccia dello straniero. Ma è lo stesso Calaf a rinunciare alla vittoria e a proporre a sua volta una prova a Turandot: qualora ella avesse saputo svelarne il nome prima dell’alba, egli avrebbe accettato di morire.

Atto terzo
Quadro primo
Nel giardino della reggia, per volontà di Turandot tutti vegliano e cercano di conoscere il nome del principe ignoto. Anche Calaf veglia, in attesa della vittoria definitiva dell’alba.
Per carpire il nome del principe ignoto i tre ministri gli offrono ogni bene, ma il principe rifiuta qualsiasi proposta. Emissari imperiali introducono allora Timur e Liù, sospettati di essere a conoscenza del nome segreto. Liù non è disposta a tradire Calaf, affrontando con determinazione i tormenti, fino al suicidio pur di non svelare il nome del principe ignoto. Il compianto di Timur e di Calaf sul corpo di Liù morta avvia il corteo funebre. All’uscita della folla, Turandot e il principe ignoto rimangono soli, l’uno di fronte all’altra. Calaf con l’impeto della passione riesce a baciare la principessa che, come trasfigurata, perde qualsiasi volontà di reagire.
Quadro secondo
Al cospetto dell’imperatore, circondato da tutta la corte, si presenta Turandot, con il principe. La principessa annuncia di conoscere finalmente il nome dello straniero: «Amore».


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara