Turchia. Tulipani rossi

Convegno

Presentazione del volume
Turchia. Tulipani rossi, Achab Editrice, 2007
Di e con Uberto Tommasi
moderatore Marta Villa

a cura del Centro Studi Sintesi

• dalla quarta di copertina:
Una leggenda turca racconta che una giovane, di nome Ferhad, inoltratasi nel deserto in cerca dell’amore perduto, era caduta sopra del sassi aguzzi ferendosi. Le sue lacrime ed il sangue si mescolarono assieme facendo fiorire i tulipani rossi, divenuti da allora simbolo di una passione infelice. Fiori che mani pietose portano sulle tombe del ragazzi morti nelle carceri turche.
In questo reportage, l’autore denuncia la situazione drammatica della giustizia in Turchia, troppo spesso ignorata dai media occidentali, raccogliendo una serie di interviste fatte ai parenti dei giovani uccisi nelle carceri turche e ad un campione di personaggi protagonisti, nel bene o nel male, della realtà del paese.
Turchi, armeni, ebrei, curdi e stranieri residenti in Turchia, con il loro bagaglio di esperienze e memorie vengono presentati nella bellissima e tragica scenografia di una Istanbul in bilico fra occidente ed oriente, passato e futuro. Uberto Tommasi, riesce anche questa volta a portare con se il lettore, nei vicoli, nelle case, nelle bettole, in chiese e sotterranei dell’antica città, ma soprattutto a coinvolgerlo nelle sensazioni che prova obbligandolo a porsi gli interrogativi che lui stesso si pone, quelli irrisolti della banalità del male, della violenza quasi sempre ispirata da quella paura che, paradossalmente, accomuna vittime e carnefici.
Un testo prezioso che contiene notizie inedite, piani e mappe delle grandi potenze per gli accaparramenti e le spartizioni delle risorse energetiche del mondo, progetti agghiaccianti che non tengono conto della sofferenza delle madri delle vittime che sanno solo sorridere perche le loro lacrime sono terminate da un tempo infinito.
Ad esso si aggiungono le preziose ricerche dl Mariella Cataldo e la presentazione di Andrea Catone che completano la mappa, poco nota in occidente, del pianeta Turchia, rendendo il volume un documento adatto a riempire un vuoto d’informazione, di stile prettamente coloniale, sulla storia del paese della mezzaluna

• Dalla Prefazione di Andrea Catone:
...questo libro diventa un’inchiesta-riflessione sulla Turchia, un paese problematico, attraversato da profonde contraddizioni economico-sociali, culturali, politiche, dove spesso le questioni nazionali occultano quelle di classe. E’ molto più di un lungo e documentato reportage, molto più della denuncia della repressione e tortura di militanti e oppositori politici che, nella quasi indifferenza del mondo, si attua pressoché sistematicamente in un grande e popoloso paese candidate all’ingresso nell’Unione europea.

, in passato reporter di guerra in zone come il Kurdistan, la Croazia, la Bosnia, il Kosovo, la Palestina, negli ultimi anni ha scritto libri come: Kosovo, buco nero d’Europa e “Obiettivo Kaos” (Ed.Achab), Zarub (Edi-Rete). Collabora con riviste nazionali ed internazionali.


organizzazione: Biblioteca Civica Rovereto