Tutta casa, letto e chiesa

Teatro

Tutta casa, letto e chiesa
di Franca Rame e Dario Fo
con Marina De Juli
Regia di Franca Rame

Lo spettacolo si compone di monologhi comico-grotteschi sulla condizione femminile:
"La donna sola": una donna che ha tutto all’interno della propria casa, vive secondo i canoni offerti dalla tv, ma non ha la cosa più importante, il rispetto da parte del marito e la fiducia in se stessa. Scopre una dirimpettaia che non aveva mai visto e le confida, in un narrare tragicomico, la sua vita.
"Il risveglio": un brano per ridere e per riflettere che porta alla ribalta tutto l’universo di sentimenti ed emozioni a lungo represse dalla donna d’oggi, risucchiata dallo stress della vita quotidiana e dai ritmi che il "sesso debole" è costretto a tenere, diviso tra casa e lavoro.

La seconda parte dello spettacolo è dedicata all’argomento "sesso". Se ne parla sia attraverso un’esilarante lezione d’orgasmi sia con un’antica giullarata, piena d’umorismo, di poesia e con una morale, dal titolo "La parpaja topola".
Il protagonista di questa giullarata è il sesso femminile, la "parpaja topola" appunto. Il secondo protagonista è Giavan Pedro, un "coglioncione", il quale abituato a vivere con capre e montoni, con l’unica compagnia di un vecchio misogino, padrone della valle, che gli ripete continuamente di non avvicinarsi alle donne che tengono sotto le gonne "parpaje topole" con lamine tremende che tagliano gli "orpelli", ha il terrore di incontrare una ragazza. Il vecchio muore e lascia tutti i suoi tesori a Giavan Pedro che diventa così un "buon partito". A valle c’è un prete, un furbacchione, Don Faina, il quale ha un’amante bellissima che tutti vorrebbero sposare, Alessia. La madre della ragazza si accorge della tresca e impone al prete di procurare alla figlia un marito di copertura. Chi potrà mai essere questo marito se non un coglioncione come Giavan Pedro? E’ chiamato con un inganno in chiesa dove, vista Alessia, se ne innamora perdutamente.
Succede di tutto, ma alla fine la vittoria sarà dell’innocenza.

Uno spettacolo tra il comico e il grottesco, che si dipana fra un’ironia sapiente e uno slancio alla riflessione, all’impegno sociale, tra i tanti perché lasciati senza risposte. Tutto visto con gli occhi delle donne che non hanno perso la capacità di ridere guardandosi allo specchio.


organizzazione: APT Valle di Fassa