Tutti i nostri sogni

Teatro

Università Estate 2013

Spettacolo teatrale
Scritto e diretto da Antonella Fittipaldi
a cura de La Nuda Compagnia
in occasione della IX Giornata Internazionale contro l'omofobia

TUTTI I NOSTRI SOGNI
Una donna in carriera nella politica, Chiara, assolutamente cinica che si cura solo di firmare scartoffie, fare bella figura in pubblico e indire conferenze con professoroni di vario genere, sposata con una figlia. Un’altra donna, Silvia, che gira il mondo in assoluta libertà ma allo stesso tempo recandosi anche in luoghi difficili tentando di aiutare chi ne ha bisogno non con le parole ma con i fatti. L’ultima in ritorno da uno dei suoi viaggi, resterà per una sola settimana nella sua città natale e qui si reca ad una delle conferenze indette da Chiara: a vederle da fuori sono completamente diverse, una passionale, un vulcano di emozioni, l’altra fredda e distaccata, ma che incrociando i loro sguardi verranno riportate in un viaggio nel passato dove si svelerà che le due donne hanno vissuto una storia d’amore intensa e che a separarle sono state la ambizioni di una e i sogni dell’altra. E la paura. Questo manderà in crisi Chiara, che ricorderà da dove ha iniziato e chi era, diventando consapevole che quelli che un tempo erano sogni si sono trasformati in ambizioni, lasciando che si perdesse. Quando per Silvia arriva il momento di ripartire, Chiara finalmente riesce a pronunciare quelle parole mai dette, rendendosi conto del suo matrimonio fantoccio e della facciata di cartone che si è costruita. Ciò non impedirà a Silvia di partire, non senza proporre a Chiara di seguirla, che rifiuterà ormai succube della vita che si è costruita, vivendo per sempre nel rimpianto di un’occasione perduta a causa della paura e della perdita di sé stessa. Ma vincendo le elezioni. Tutto quello per cui aveva lottato riesce quindi ad ottenerlo, solo che in quel momento capisce che non era quello che voleva.

NOTE DEL REGISTA
La chiave dello spettacolo è allo stesso tempo ironica, provocatoria e drammatica. Viene unita la prosa ad una messa in scena sperimentale, il classico e il contemporaneo in un unico spettacolo.
Inoltre i personaggi sono a 360°, quello che apparentemente può sembrare un teatro surreale ad esempio nel vedere un politico ballare davanti allo specchio di casa, in realtà è più reale di tutto, ovvero in teatro spesso un personaggio è tale in ogni momento, per esempio un professore è il professore, dall’inizio alla fine, a casa o in ufficio. Questo spettacolo invece vuole caratterizzare le persone e non i personaggi, vuole mostrare che le persone hanno un ruolo e non sono il ruolo.
Il cast è composto da dodici attori, che mostreranno diverse sfaccettature dell’era contemporanea, dal politicante al fricchettone, dal sindacalista al professorone che pensa di cambiare il mondo con le conferenze, dai leccapiedi ai disillusi. Ma ci sarà un flashback di vent’anni e mostrerà chi erano e cosa volevano fare da grandi per poi tornare al presente e rendersi conto di come sono andate davvero le cose. Il finale della storia lascerà allo spettatore un messaggio chiaro, che farà riflettere sia sul dolore che vediamo spesso colpevole ma è solo un campanello d’allarme che ci avvisa che qualcosa non va, sia sulla reale responsabilità che noi abbiamo con le nostre scelte, nei nostri confronti e nei confronti degli altri. Ma, soprattutto, spesso dimentichiamo come siamo arrivati fin qui e tutti i nostri sogni


organizzazione: Opera Universitaria