Tutti in sella!

Mostra

Tutti in sella!
Sulle strade e nei campi, storie di biclette e di Gino Bartali

MUSE e Fondazione Museo storico del Trentino celebrano in una mostra aperta dall’1 maggio all’8 giugno la passione dei trentini per la bicicletta, nata nell’800 con l’arrivo delle prime due ruote. Al centro dell’esposizione, la storia del ciclismo e la straordinaria vicenda umana di Gino Bartali, protagonista di tante salite e di grandi sfide sulle montagne del Trentino.
All’interno del percorso espositivo, anche una sezione riservata alle piste ciclabili del Trentino a conferma della vocazione del museo alla conservazione della natura, alla promozione delle buone prassi nell'ambito della sostenibilità ambientale, dell’attenzione per l’ambiente e della mobilità alternativa.

“Quel naso triste come una salita, quegli occhi allegri da italiano in gita” cantava Paolo Conte, tracciando in poche parole il ritratto di uno degli eroi e simboli dell’Italia degli anni ’40 e ’50, Gino Bartali. Un’icona pop, si direbbe oggi. Grande scalatore, molto forte nelle tappe di montagna – nelle quali ha costruito i suoi tronfi in due Tour de France e tre Giri d’Italia, competizione che lo ha visto anche aggiudicarsi per ben sette volte la classifica Gran Premio della Montagna – è proprio in Trentino che ha dato maggiore spettacolo. Il “territorio della farfalla”, nel centenario della nascita del campione, gli dedica la mostra “TUTTI IN SELLA! Sulle strade e nei campi, storie di biciclette e di Gino Bartali”, in programma al MUSE di Trento dal 30 aprile al 9 giugno 2014.

Il percorso espositivo arriva al MUSE con una sezione riservata alle piste ciclabili del Trentino e si inserisce in un percorso che vede il museo, quale ente dedicato alla conservazione della natura, impegnato a promuovere - attraverso l'attività didattica, di divulgazione scientifica e la pratica quotidiana - la diffusione di buone prassi nell'ambito della sostenibilità ambientale dell’attenzione per l’ambiente e della mobilità alternativa.
Il centenario della nascita di Gino Bartali è anche occasione per realizzare una sezione sulla figura del ciclista fiorentino e del suo rapporto con il Trentino, da sempre terra di ciclisti e appassionati di questo sport. La vicenda del grande ciclista è uno dei temi principali, ma non l’unico: l’esposizione ripercorre la storia del ciclismo in Trentino, dagli ultimi decenni dell’800 ad oggi: dalla nascita del Touring Club all’istituzione della Federazione ciclistica, dal “codice del ciclista” al “cavallo d’acciaio” come simbolo della modernità, dal ruolo del ciclismo nella Grande guerra a quello delle prime donne in bicicletta, dall’evoluzione del mezzo tecnico alle grandi corse a tappe.

Una speciale sezione riguarderà inoltre il cicloturismo delle moderne piste ciclabili, eredi dei primi velodromi per velocipedi costruiti a Trento e Rovereto. Qui sono nate e cresciute molte leggende delle due ruote, come Francesco Moser, Maurizio Fondriest e Gilberto Simoni, che hanno potuto allenarsi sulle mitiche salite trentine, spesso elette tappe del Giro d’Italia. Il ciclismo è stato lo sport più seguito in Italia dalla fine dell'800 alla prima metà del ’900, e sulle Dolomiti ha trovato un terreno fertile dove attecchire, a partire dai primi club per appassionati. La bicicletta ha giocato un ruolo importante durante le guerre mondiali, e nell’emancipazione femminile. La sua evoluzione tecnica ha seguito il progresso tecnologico e scientifico, sancendo il passaggio dai primi velocipedi in legno ai moderni telai in fibra di carbonio. Negli spazi del MUSE saranno esposti modelli d’epoca e moderni assieme alle biciclette originali di Gino Bartali.

Per entrare maggiormente nello spirito della mostra, è possibile raggiungere il MUSE in bicicletta. Il nuovo polo museale si colloca infatti nei pressi della pista ciclabile lunga ben 90 km che unisce l’Alto Adige con il Veneto e che, a Trento, passa molto vicina al centro storico.
Per venire incontro alle esigenze dei ciclisti, all’esterno del MUSE, nel quartiere Le Albere e in concomitanza con l’esposizione, aprirà un “Prestabici Tambosi”punto noleggio e bike-service per i cicloturismo, specializzato nell’assistenza e nella segnalazione degli itinerari, e prenotabile on-line in abbinamento con il biglietto del MUSE. "Prestabici" è nato nel 2005 come punto orientato all'assistenza e gestione del noleggio biciclette dell'Università degli studi di Trento. Nel corso degli anni, il Prestabici ha introdotto un servizio noleggio, con circa ottanta mezzi, vendita di biciclette e accessori.
Il negozio Prestabici Tambosi insieme con l’Associazione Alpina sport Trento cura anche l’organizzazione, per il sesto anno consecutivo, della cicloturistica d’epoca “Alpina”. L’edizione 2014 è fissata per il 29 giugno su due percorsi differenti nello scenario incantevole della valle di Fiemme tra il paese di Predazzo e la salita di passo Rolle, teatro di tante sfide su due ruote. In occasione del centenario della nascita di Gino Bartali, “L’Alpina” omaggerà il grande campione fiorentino. La sesta edizione della cicloturistica d’epoca viene infatti dedicata a lui. Nel giorno della gara verrà posta una stele con il nome di Gino Bartali a passo Rolle in suo ricordo.

Mostra a cura di
Alessandro de Bertolini, per la Fondazione Museo storico del Trentino
Organizzazione
MUSE Museo delle Scienze
Fondazione Museo storico del Trentino
in collaborazione con
Prestabici Tambosi
Servizio ripristino della Provincia autonoma di Trento


organizzazione: MUSE Museo delle Scienze