Uchuu - Cabaret
Oriente Occidente 2012
Spettacoli
Compagnie Ariadone (Giappone/Francia)
Uchuu - Cabaret
Coreografia Carlotta Ikeda
Musiche originali Kamal Hamadache e Alain Mahé
Luci Florent Blanchon
Costumi Régine Maruejouls e Jean-François Buisson
Sculture Jean-François Buisson
Maschere Joseph Lapostolle
Interpreti Carlotta Ikeda, Mathilde Arsenault Van Volsem, Mathilde Lapostolle, Olia Lydaki, Emanuela Nelli, Valérie Pujol, Anna Ventura
Direzione tecnica Laurent Rieuf
Regia luci José Victorien
Regia suono Alain Mahé
Regia palco Kevin Grin
Prodotto da Hivernales dAvignon / CDC Provence Alpes Côte dAzur; Le Cuvier / CDC dAquitaine; OARA / Office Artistique de la Région Aquitaine; CCN / Ballet Biarritz / Accueil studio 2008; IDDAC / Institut Départemental de Développement Artistique et Culturel; Conseil Général des Landes; Compagnie Ariadone; in collaborazione con il Théâtre Olympia / Scène Conventionnée dArcachon.
La Compagnia riceve il sostegno del Ministère de la culture (Drac Aquitaine), del Conseil régional dAquitaine, del Conseil général de la Gironde et de la Ville de Bordeaux.
Partner tecnico Ateliers Lumière (Bordeaux)
Distribuzione Plataforma / Samuel Dessenoix
«L'immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo
».
Albert Einstein
Ritorna ad Oriente Occidente Carlotta Ikeda: già ospite nel 1987 con Chiisako (Il piccolo bambino), come in quelloccasione propone una creazione che attinge allimmaginario mitico del Giappone e lo trasforma in pretesto per evocare il mondo dellinfanzia e dei sogni. Scrive infatti Ikeda nel presentare lo spettacolo di questa edizione: «In giapponese, Uchuu significa spazio, cosmo, universo. Per me, questo vocabolo esprime ciò che io non conosco. Uchuu è il luogo dove fluttua l'immaginario. Nello scrivere questo cabaret, voglio esplorare questo immaginario e rappresentare la vertigine dei sogni. Anche se infantili». Ed è proprio questo il cabaret firmato Carlotta Ikeda. Del Butoh (la danza davanguardia che ha avuto origine nel Giappone degli anni Sessanta) è tra gli artisti più celebri al mondo, tanto da fondarne, nel 1974, la prima compagnia tutta al femminile, Ariadone, che oggi ha sede a Bordeaux in Francia. Il suo Uchuu-Cabaret corre veloce tra il candore delle atmosfere fiabesche e oniriche di stampo surrealista, lerotismo dei quadretti composti alla maniera burlesque, lirriverente parodia dei can-can al Moulin Rouge, gli equilibrismi giocosi dellarena circense. La danza di Carlotta Ikeda rappresenta senza dubbio una delle espressioni più alte del gioco di contaminazione tra Oriente e Occidente. Un quadro dopo laltro, un carattere dopo laltro, lo spettacolo si configura quasi come una sequenza di infinite metamorfosi, in un trionfo del barocco, del grottesco, del provocatorio. Perché allimmaginazione non cè limite e Carlotta Ikeda è unesploratrice potente delle possibilità dellimmaginazione. E anche perché - e in questo la coreografa traduce la grande lezione del Butoh - nellessenza della danza il corpo deve muoversi come scultura vivente e mutevole modellata dalla vita stessa. Sostanza luminosa e trasparente, che lascia intravedere tutto ciò che è stato scolpito dal tempo: un uchuu, un cosmo senza confini.
Carlotta Ikeda, origini in una casata Samurai, inizia a danzare a Tokyo nel 1960; approfondisce lo studio della danza contemporanea attraverso lespressionismo tedesco di Mary Wigman e della modern dance statunitense di Martha Graham. Dopo lincontro con Tatsumi Hijikata, nei primi anni Settanta lavora con il gruppo Dairakudakan e nel 1974 fonda, con Ko Murobushi, la Compagnia Ariadone: solo donne, per esplorare una differente modalità della danza tradizionale giapponese Butoh. Nel 1978 compie la sua prima tournée in Europa e presenta spettacoli a Parigi e in numerosi festival, diventando così una figura di riferimento di questa disciplina insieme al gruppo di Sankai Juku. Oggi Carlotta Ikeda e la Compagnia Ariadone risiedono in Francia, a Bordeaux. Tra i suoi spettacoli più famosi, gli assoli Utt (1981) e Waiting (1996) e le coreografie di gruppo Last Eden (1978), Zarathustra (1980), Haru no Saiten (1998).
durata 80 minuti
www.ariadone.com