Ultimatum alla Terra

Cinema

PROSEGUE IL CICLO DI FILM DI FANTASCIENZA CREATURE MECCANICHE
Torna la robotica, cavallo di battaglia degli ultimi Discovery on film, questa volta non in documentario, ma nell'immaginario filmico, con film di fantascienza rari ed inediti a partire dal 1912, in una rassegna per veri cinefili.

ULTIMATUM ALLA TERRA
Usa, 1951
Titolo originale: The Day the Earth stood still
Genere: Fantascienza
Durata: 92'
Regia: Robert Wise
Cast: Michael Rennie, Patricia Neal, Hugh Marlowe, Sam Jaffe

Un disco volante atterra nel pieno centro della città di Washington. La popolazione, divisa tra opposti sentimenti di curiosità e sospetto, fa ressa intorno al cordone di sicurezza che le forze armate hanno predisposto. La tensione è tanta e quando dal disco volante escono Gort, il gigantesco robot, e Klaatu, l'extraterrestre, un soldato preso dal panico spara. Portato in un ospedale, Klaatu elude la sorveglianza e fingendosi un comune cittadino di nome Carpenter si rifugia presso l'abitazione di Helen, una vedova che affitta camere. Klaatu fa amicizia con il figlio di Helen, Bobby, ed incontra l'anziano e saggio professor Barnhardt al quale confida che la Terra verrà distrutta dalla Confederazione Galattica se le potenze del mondo non decideranno, una volta per tutte, di vivere in pace. Barnhardt fa in modo che Klaatu venga ascoltato dai più importanti nomi della politica e della scienza: nel corso della conferenza l'extraterrestre dà una dimostrazione dei suoi poteri interrompendo per una mezz'ora l'erogazione dell'energia elettrica in tutti i continenti. Nel frattempo, lo spasimante di Helen insospettito dallo strano inquilino, denuncia tutto alla polizia. Klaatu viene inseguito ed ucciso. Helen, preavvertita da Klaatu, fa appena in tempo ad ordinare (con le ormai mitiche parole "Klaatu, Barada, Nikto") a Gort di non scatenare la distruzione. Il robot recupera il corpo del suo padrone, lo conduce insieme con la donna all'interno dell'astronave, e attivando misteriosi meccanismi gli ridona la vita. Rimessosi in forze Klaatu congeda Helen e rivolge il suo ultimatum alla Terra prima di allontanarsi per sempre nello spazio infinito.

CURIOSITÀ
• 1951: Guerra fredda ormai dichiarata, nel 1950 blocco di Berlino e scoppio della guerra di Corea. L'Europa è divisa dalla cortina di ferro. La psicosi americana del "nemico in casa", sfocia nel maccartismo e nella repressione delle attività antiamericane, con un clima di sospetto che colpirà anche il mondo del cinema. In questo contesto Ultimatum alla terra- parafrasi semplice del terrore comunista di quegli anni è una voce fuori dal coro, con il suo messaggio di rispetto per il diverso, per l'altro, e si fa metafora dei rischi di una guerra totale in un momento storico in cui la minaccia atomica non era poi una prospettiva remota. Ultimatum alla terra scardina la regola che vuole l’alieno dipinto sempre e solo come un selvaggio invasore.
• Ultimatum alla terra è una delle pellicole di fantascienza migliori di tutti i tempi: sceneggiatura pressoché perfetta, cast eccellente, il film è privo di fronzoli e forzature e non cade nella retorica. "Un classico della SF al cinema. Il suo discorso di rispetto per gli alieni lo distingue dall'isteria di quel periodo di guerra fredda. Bravi attori, solida sceneggiatura, pochi trucchi, molta sobrietà." da Morandini, dizionario del Cinema Ultimatum alla terra" è un film ascrivibile al genere della fantascienza degli albori, quella in cui a viaggiare nello spazio non era ancora l'uomo ma esseri di pianeti remoti, una fantascienza semplice ma non semplicistica. Queste caratteristiche, la fotografia in bianco e nero, le ingenuità degli effetti, ne fanno un piccolo classico imperdibile
• Il regista Robert Wise - scelto dalla Fox anche perché noto come regista in grado di non "sforare" il budget, e, al tempo stesso, di garantire un prodotto di qualità - è un uomo di mestiere, firmerà il famoso West Side Story e Tutti insieme appassionatamente, che si accosterà di nuovo alla fantascienza con il gelido Andromeda, dall'omonimo romanzo di Michael Crichton e con Star Trek: Il Film, il primo della saga stellare nata dalla fertile mente di Gene Roddenberry. ( G.Mongini)
• La bellissima musica è di Bernard Herrmann; in seguito verrà ripresa in modo similare per François Truffaut per il suo Fahrenheith 451.
• Uno studio linguistico e fantastico è stato condotto sul significato della celeberrima frase "Klaatu Barada Nikto" pronunciata dalla protagonista su ordine di Klaatu e diretta al robot: essa potrebbe essere approssimativamente tradotta in questo modo: Ferma la rappresaglia e vieni a prendermi. La frase è diventata talmente famosa da apparire in uno striscione posto nell'ufficio di uno dei programmatori di "Tron" e da essere usata, anche se leggermente cambiata, dal protagonista de "L'armata delle Tenebre" di Sam Raimi.
• Il film era piuttosto povero nei budget: la scelta del protagonista ricadde su Michael Rennie, ottimo attore di teatro inglese dai tratti particolari. Inizialmente la parte fu offerta a Spencer Tracy ma il produttore Zanuck considerò che l'elmetto di Klaatu non sarebbe bastato a coprirgli il volto nelle scene iniziali e, incredibilmente, non potevano ingrandirlo. La parte del robot Gort fu interpretata da Lock Martin, un usciere di un teatro di Hollywood, scelto perchè era molto alto


organizzazione: Museo Civico di Rovereto