Umberto Fiori e Tommaso Leddi ex Stormy Six (Italia)

Musica

vòltess
concerto-spettacolo basato sulle poesie di Franco Loi

Un evento importante conclude la stagione 2003 proposta dall'associazione DISSONANZE ARMONICHE e conclude anche il progetto "Annotazioni. Percorsi di suoni e parole": l'esibizione del duo Fiori-Leddi ex esponenti del gruppo musicale STORMY SIX.

Lo spettacolo Vòltess concluderà allo stesso tempo anche il progetto Annotazioni proposto a Rovereto grazie anche alla collaborazione dell’assessorato alla cultura. Si è trattato della proposta di alcuni eventi basati sulla comunicazione e l’incrocio tra musica e letteratura. Tra gli artisti esibitisi:
· Emidio Clementi-Massimo Carozzi ne La notte del Fratello
· Andrea Cimenti-Massimo Fantoni ne Il porto sepolto
· Xabier Iriondo-Marco Tagliola in 2partiMOLLItremolanti

Il quarto e ultimo appuntamento è vòltess, spettacolo ideato alcuni anni fa e costruito interamente sulle poesie in lingua milanese del poeta Franco Loi. Si tratta di un concerto di grande impatto emotivo e dall’alto contenuto culturale in cui le melodie semplici tracciate da Fiori e Leddi fanno risuonare in tutta la loro bellezza i versi di Loi. Per quella che è stata la storia degli STORMY SIX non servono certo chiarimenti e spiegazioni. Un gruppo importantissimo e basilare della musica italiana.
Ecco una delle poesie di Loi che verranno cantate a Rovereto, con la traduzione italiana fatta da FIORI. Si tratta di Vòltess che da il titolo allo spettacolo:

Vòltess
Vòltess, sensa dagh pés, cume se fa/quand ch'i penser ne l'aria slisen via,/vòltess per abitüden lenta, sensa sâ,/cume quj donn che per la strada i gira/la testa per un òmm, in câ, o sü la porta,/vòltess per simpatia d'un rümur luntan,/o d'una runden sü nel ciel stravolta,/vòltess sensa savè, per vuluntâ/d'un quaj penser bislacch, o per busia,/vòltess per returnà, che smentegâ
sun mì che dré di spall te rubaria/quel nient del camenà, quel tò 'ndà via.
Vòltati
Vòltati, senza darci peso, come si fa/quando i pensieri nell'aria scivolano via,/vòltati per abitudine, lenta, senza senso,/come quelle donne che per strada girano/la testa per un uomo, in casa, o sulla porta,/vòltati per simpatia di un rumore lontano,/o di una rondine su nel cielo stravolta,/vòltati senza sapere, per volontà/d'un qualche pensiero bislacco, o per bugia,/vòltati per ritornare, che dimenticato/ci sono io dietro le tue spalle per rubarti/quel niente del camminare, quel tuo andare via.

La collaborazione tra Umberto Fiori (Sarzana 1949) e Tommaso Leddi (Milano 1955) inizia nel 1973, quando entrambi entrano a far parte -rispettivamente come cantante e come polistrumentista- degli Stormy Six, uno dei gruppi "storici" (insieme agli Area, alla PFM, al Canzoniere del Lazio) del rock progressivo italiano. Da allora i due firmano insieme la maggioranza dei testi e delle musiche di una nutrita serie di LP, tra i quali ricordiamo Un biglietto del tram, L'apprendista, Macchina maccheronica (premio della critica discografica tedesca nel 1980) e Al volo. A loro si devono canzoni come Stalingrado e Dante Di Nanni, divenute patrimonio di un'intera generazione. Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1983, Leddi ha composto musiche per il cinema e per il teatro (Teatro Uomo, Teatro Verticale, Teatro dell'Elfo, Pier Lombardo, Teatro del Buratto), ha collaborato con i Gang e con Paolo Rossi e ha pubblicato un disco di computer music (Algoritmo ballabile); Fiori ha scritto articoli e saggi di argomento musicale e letterario (alcuni proprio su Loi), numerosi testi per musica (l'ultimo è il libretto per un'opera di Luca Francesconi, Ballata, che andrà in scena al Théatre La Monnaie di Bruxelles nel 2000) e si è dedicato soprattutto alla poesia, pubblicando quattro libri (Case, Esempi, Chiarimenti e Tutti). Le canzoni di Vòltess nascono dalla comune ammirazione per la poesia di Franco Loi.

Franco Loi nasce a Genova nel 1930, da padre cagliaritano e madre di Colorno (Parma). Nel 1937 si trasferisce con la famiglia a Milano, nel popolare quartiere di Casoretto. A 14 anni lavora come apprendista ceramista, poi allo Scalo Merci della Stazione Centrale fino al 1955. Intanto frequenta i corsi serali e si diploma in ragioneria. Più tardi lavorerà alla Rinascente e infine alla Mondadori. Fin da ragazzo milita nella FGCI, dalla quale esce nel 1962 per avvicinarsi alla nascente sinistra extraparlamentare. In quegli stessi anni si accosta al teatro ("Nuova Scena"). A scrivere poesie comincia nel 1965, ma solo nel 1971, grazie all'interessamento di Vittorio Sereni, pubblica i primi testi su "Nuovi Argomenti". Nel 1972 vengono anticipate sull'"Almanacco dello Specchio" Mondadori alcune parti di Stròlegh, il libro che nel 1975 lo fa salutare da critici come Franco Fortini, Dante Isella, Giovanni Giudici, Pier Vincenzo Mengaldo, come una delle voci di maggior rilievo della scena poetica italiana. Ha pubblicato: I cart (1973), Poesie d'amore (1974), Stròlegh (1975), Teater (1978), L'angel (prima parte,1981), L'aria (1981), Lünn (1982), Bach (1986), Liber (1988), Memoria (1991), Umber (1992), L'angel (versione definitiva, 1994), Verna (1997), Album di famiglia (1998), Amur del temp (1999).


organizzazione: Associazione Dissonanze Armoniche