Umberto Postal

Mostra

Parallel Events to Manifesta7

Torna Umberto Postal: solo show è la prima esposizione dell'artista in Italia dal 1995, anno del suo trasferimento in America Centrale, dove ha vissuto in Nicaragua, Costa Rica e Panama.
La prima novità nel nome: l'artista utilizzerà, d'ora in poi, il doppio cognome Postal Lubich come in uso in quelle terre, per mantenere una traccia visibile di questo periodo.
Solo show presenta la produzione dell'artista dal suo rientro in Italia nel 2006 ad oggi. Le opere in mostra afferiscono a due tecniche diverse: la fotografia, mezzo ampiamente sperimentato da Postal Lubich, e il collage, con cui egli si confronta per la prima volta. Al centro della sala un grande cubo di due metri per due tappezzato da oltre cento collages rappresenta un ulteriore passo nell'indagine dell'iconografia propria dei mass-media che ha costantemente contraddistinto la ricerca dell'artista. In questa nuova opera, tuttavia, emerge una differenza sostanziale: se in passato egli si era appropriato di simboli e modalità espressive di quella dimensione e le aveva rielaborate estrapolandole e traslandole di significato, ma mantenendone una figurazione coerente, in questo caso rielabora le immagini giocando sulla loro destrutturazione e ricomposizione alterando nessi logici e proporzioni in chiave neo-concettuale con qualche concessione a reminescenze dadaiste. Per Postal Lubich questo sintetizzare le figure nello spazio bianco del foglio lasciandole prive di sfondo o ambientazione è un modo per rendere più evidente ed esplicita la sua riflessione sui fermenti artistici e sociali della realtà globale e di quella virtuale. La dislocazione dei fogli sul cubo, apparentemente casuale, ricorda il bombardamento di immagini tipico della società mass-mediale e il loro rompere la geometria perfetta dei lati del cubo ne ricorda la sovrabbondanza, mentre gli spilli che le sostengono accennano alla loro precarietà e al loro breve perdurare nel tempo, travolte da una continua sovrapposizione e sostituzione