Un arameo errante. La mia vita
«Il Trentino scrive», la vetrina per le «penne» locali proposta dellassessorato alla cultura del Comune di Arco e della biblioteca civica «Bruno Emmert» per il mese di maggio, si conclude con un appuntamento supplementare:
la presentazione del libro «Un arameo errante. La mia vita» (ed. Il Margine, Trento, 2012), autobiografia di Lucio Pinkus, religioso dei Servi di Maria già ordinario di Psicologia dinamica all'Università La Sapienza di Roma e all'Università di Venezia, oggi psicoterapeuta e supervisore per operatori sanitari, membro del Comitato Nazionale di Bioetica e autore di numerose pubblicazioni di psicologia medica, clinica e di psicoterapia psicoanalitica.
La proposta è giovedì 31 maggio all'auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle ore 20.30, presenti oltre all'autore Massimiliano Floriani, assessore alla cultura del Comune di Arco, e Francesco Ghira, docente di Etica all'Università degli Studi di Trento. L'ingresso è libero.
Informazioni in biblioteca, tel. 0464 516115, e-mail arco@biblio.infotn.it.
Figlio di ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania nazista, nato nel 1942 e battezzato cattolico vicino al campo di concentramento calabrese dove i genitori erano stati internati, diventato frate nell'Ordine dei Servi di Maria, Lucio Pinkus si è laureato in psicologia e si è specializzato in età evolutiva e in analisi junghiana per poi diventare professore all'università di Roma. Da sempre vicino alle umane sofferenze e in particolare ai malati terminali - nel solco dell'agire terapeutico di Gesù - Pinkus è sempre stato un irregolare, un anticonformista, uno spirito libero dentro la Chiesa dell'obbedienza.
La sua vita tema di questa narrazione è un'avventura che s'intreccia con la storia d'Italia: dalla condivisione della vita degli immigrati in una borgata della periferia romana agli incontri con Turoldo, Balducci e La Pira; dall'amicizia con Adriano Ossicini e con gli altri indipendenti del partito comunista al supporto psicanalitico ai terroristi rossi; dalla cura degli epilettici alla crisi con la sua famiglia religiosa e alla seconda vita che ricomincia in un piccolo monastero di Arco, vicino al lago di Garda, in un'inedita, controcorrente comunità mista composta da due frati e cinque monache. Sempre dentro una passione forte per l'uomo e per l'incontro personale, alla ricerca della vita felice.
organizzazione: Biblioteca civica Bruno Emmert