Un’autonomia speciale dinamica, solidale, interattiva

Tre iniziative di approfondimento all’Università di Trento sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali e sull’attuazione degli statuti speciali.

Incontri e convegni

Spesso indicata come modello. Ambita e invidiata. Altre volte oggetto di critiche e polemiche. All’Università di Trento, nei prossimi giorni, l’autonomia speciale sarà protagonista di tre iniziative di approfondimento giuridico e politico, con la proposta dal titolo “Un’autonomia speciale dinamica, solidale, interattiva”, organizzata nell’ambito del progetto LIA (Laboratorio di Innovazione istituzionale per l’Autonomia integrale), coordinato da Roberto Toniatti (professore alla Facoltà di Giurisprudenza di UniTrento).

«L’autonomia speciale – spiega Roberto Toniatti – si è sviluppata seguendo una pluralità di percorsi istituzionali: la revisione dello Statuto speciale, la promozione di una notevole serie di norme di attuazione, l’intesa con lo Stato per l’adeguamento statutario del regime finanziario, l’elaborazione di propri indirizzi politici espressi nella legislazione autonoma e nell’azione amministrativa. In altre parole, la specialità è stata capace di manifestare una marcata dinamicità che si è tradotta, fra l’altro, in un corpo normativo articolato e complesso».

La tavola rotonda

Il primo momento è in programma venerdì 24 novembre alle 10 alla Facoltà di Giurisprudenza, aula 3 (Trento – Via Rosmini, 27).

Sarà una tavola rotonda nella quale sarà presentata la ricerca “Sviluppi e mutamenti dell’autonomia dell’Alto Adige a partire dalla dichiarazione di chiusura della vertenza 1992”, studio elaborato da Esther Happacher (Istituto di diritto italiano, Università di Innsbruck) e da Walter Obwexer (Istituto di diritto europeo e internazionale, Università di Innsbruck) (lo studio, nelle due lingue ufficiali, è consultabile sul sito: http://www.provincia.bz.it).

«Le norme di attuazione emanate con il decreto legislativo n. 266/1992 – ricordano gli organizzatori – contengono la disciplina fondamentale sui rapporti tra legislazione statale e legislazione provinciale e sull'efficacia di norme statali nell'ordinamento provinciale».
Parteciperanno Renate von Guggenberg (avvocata della Provincia autonoma di Bolzano-Südtirol), Gianfranco Postal (già dirigente generale, Provincia autonoma di Trento e già consigliere, Corte dei conti), Fabio Scalet (dirigente generale, Dipartimento Affari istituzionali e legislativi, Provincia autonoma di Trento) ed Esther Happacher.

La tavola sarà coordinata da Massimo Carli (Università di Firenze).

Il convegno

Nel pomeriggio di venerdì 24, alle 14.30, questa volta al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, aula Kessler (Trento – Via Verdi, 26), si terrà il convegno su “Il raccordo Stato-Regioni speciali: le nuove prospettive emergenti dalla Relazione finale dell’indagine conoscitiva parlamentare”.

«La propensione delle due autonomie provinciali speciali a rapporti interattivi con lo Stato e le altre Regioni – sottolineano gli organizzatori – ha avuto modo di manifestarsi con particolare concretezza e di esprimere la rilevanza degli strumenti di raccordo». Un esempio? «La conclusione di accordi con il Governo per la ridefinizione del quadro delle relazioni finanziarie che ha reso evidente, contro una pluralità di pregiudizi, le scelte di solidarietà ai fini della perequazione territoriale».

A presentare l’indagine parlamentare su criticità e potenzialità delle forma di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali sarà Gianpiero D’Alia (onorevole, presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali).

Sono, quindi, in programma gli interventi di Massimo Carli (Università di Firenze), Robert Louvin (Università della Calabria, presidente della Commissione paritetica Stato-Valle d’Aosta /Vallée d’Aoste), Elena D’Orlando (Università di Udine e componente la Commissione paritetica Stato-Regione Friuli Venezia Giulia), Roberto Toniatti (Università di Trento) ed Esther Happacher (Università di Innsbruck).

I lavori saranno introdotti da Toniatti e conclusi da D’Alia.

Il dibattito

Gli incontri proseguiranno nella giornata di sabato 25 novembre: alle 9.30 alla Facoltà di Giurisprudenza, sala conferenze (Trento – Via Verdi, 53) con il dibattito sul tema “Quale architettura istituzionale per il regionalismo differenziato italiano?”.

«Segnali di una eventuale nuova stagione del regionalismo italiano – osservano gli organizzatori – inducono a riconoscere il riflesso delle autonomie territoriali sull’architettura istituzionale dello Stato e a prendere coscienza che alla “questione regionale” corrisponde ineludibilmente anche una “questione statale”».

La mattinata si aprirà con Esther Happacher e Roberto Toniatti che proporranno una sintesi dei lavori del giorno precedente.

A introdurre il dibattito, quindi, sarà Ugo Rossi (Presidente della Provincia autonoma di Trento).

Parteciperanno Gianpiero D’Alia (presidente Commissione parlamentare per le questioni regionali), Lorenzo Dellai (deputato, presidente della Commissione paritetica), Giorgio Tonini (senatore, presidente della Commissione Finanza del Senato della Repubblica) e Karl Zeller (senatore, presidente del gruppo Per le Autonomie).

Per il programma e l’iscrizione online: http://webmagazine.unitn.it/node/28123/


organizzazione: Università degli studi di Trento