Un bès

Teatro

Stagione di prosa di Rovereto 2013/2014

Teatro dell'Argine, Teatro Sociale di Gualtieri, Duel
Un bès
Antonio Ligabue
di e con Mario Perrotta
regia Paola Roscioli

"Un bès... Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi"
Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita - quella che so di avere vissuto - ma senza un bacio. Neanche uno. Mai. Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai. E allora mi vedo - io, così come sono - scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada. Ecco, questo m'interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine - oltre il confine - là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l'uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell'umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l'anima: l'artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo intanto lo elemosinava.
Voglio stare anch'io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori.
Mario Perrotta

Un bès - Antonio Ligabue è il primo dei tre movimenti dedicati all'infinita solitudine e diversità dell'artista. Perrotta con bell'istinto disegna dal vivo e plasma bene tiritere stralunate e terragne che trasmettono la bellezza del disincanto, della felicità perduta.
Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica

Perrotta con grande bravura è sì l'attore solo che racconta, ma, allo stesso tempo "è" Ligabue, l'artista naïf dalla pennellata violenta e dal mondo immaginario. Solo in palcoscenico, di fronte a tre grandi cavalletti, con rara forza performativa, grazie a un ritmo che prende alla gola, ci restituisce la parlata di Ligabue e disegnando ne insegue il gesto febbrile, in un crescendo creativo che va di pari passo con le parole del suo affascinante racconto.
Maria Grazia Gregori, L'unità


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Contemporaneità