Un capolavoro per San Francesco | Pietro Ricchi (1606-1675)

Mostra

Inaugurazione della mostra
Un capolavoro per San Francesco. Il poverello di Assisi nell'arte trentina

Nella stessa occasione prenderà avvio l'esposizione intitolata
Pietro Ricchi (1606-1675)
Un'Adorazione dei pastori per le raccolte provinciali
con la presentazione al grande pubblico di un capolavoro appena acquisito dalla
Soprintendenza per i Beni storico-artistici

Dopo il successo di pubblico raccolto ad Assisi (Museo della Porziuncola, 3 ottobre – 2 dicembre), la mostra “Un capolavoro per San Francesco. Il Poverello di Assisi nell’arte trentina”, organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici con la collaborazione dell’Incarico speciale per la realizzazione dei grandi eventi nell’ambito delle celebrazioni per il santo, viene ora proposta a Trento nella suggestiva cornice di Torre Vanga. Nella piccola, ma significativa mostra d’arte antica di tema francescano, vengono presentate una ventina di opere di grande qualità: dipinti, oggetti di oreficeria e volumi a stampa provenienti dalle più importanti istituzioni museali del Trentino e da alcune chiese che offrono un saggio dell’iconografia del santo nell’arte trentina tra la fine del XVI secolo al primo quarto del XIX secolo.
L’immagine di San Francesco compare con una certa frequenza nelle testimonianze d’arte dei secoli XVI-XIX conservate in territorio trentino, mentre più rare sono le figurazioni di età medievale. È infatti dopo il Concilio di Trento che le arti figurative, nelle varie espressioni grafiche, pittoriche e plastiche, cominciano a dedicare particolare attenzione alla rappresentazione del Poverello d’Assisi, spesso effigiato in compagnia di altri santi. Le immagini spaziano dall’arte colta a quella popolare e costituiscono testimonianze di una crescente devozione favorita dall’espandersi delle comunità religiose francescana e cappuccina nel territorio diocesano tra la fine del Cinquecento e la metà del Settecento.
In mostra sono presenti dipinti di Paolo Farinati, Denis Calvaert, Camillo Procaccini, Fra Semplice da Verona, Francesco Trevisani, Nicola Grassi, Cristoforo Unterperger, Carl Henrici e Giuseppe Craffonara; opere di oreficeria di Domenico Halbher, Joseph Ignaz Saler, e di manifattura napoletana; due edizioni, illustrate da xilografie, capolavori dell’arte tipografica veneziana del Cinquecento, provenienti dalla Biblioteca Laurence Feininger.
Nella stessa sede viene affiancata anche l’esposizione al pubblico della recente acquisizione operata dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici per le raccolte provinciali: uno splendido dipinto di Pietro Ricchi (1606-1675), detto il Lucchese, raffigurante un’ Adorazione dei Pastori, databile intorno al 1645. È un’opera questa che conferma la solida adesione dell’artista al barocco, collocata temporalmente all’interno di uno dei suoi periodi più creativi, quello che lo ha visto protagonista nella realizzazione dei dipinti murali dell’Inviolata a Riva del Garda.


organizzazione: Provincia autonoma di Trento Soprintendenza per i Beni storico-artistici - Incarico speciale per la realizzazione di grandi eventi