Un castello di frottole e madrigali
Trento Musicantica 2010
Un castello di frottole e madrigali
Il Virtuoso Ritrovo
Direttore: Roberto Gianottti
Barbara Pichler, soprano
Giulia Gabrielli, mezzosoprano
Marco Gozzi, controtenore
Roberto Gianotti, tenore e direttore
Paolo Deanesi, basso
Pietro Prosser, liuto
Nelle numerose corti italiane e poi nelle Accademie, dalla fine del Quattrocento a tutto il Cinquecento, si sviluppa la dilettevole moda di riunirsi a cantare nuove invenzioni petrarcheggianti di dubbia qualità oppure grandi testi dei maggiori poeti italiani vestiti delle eccellenti intonazioni di illustri compositori attivi in Italia. Una moda che dilaga nelle città , nei palazzi e nei castelli.
È una gustosa attività di dilettanti colti (sia uomini, sia donne) che talvolta diventano veri virtuosi e sono contesi dalle diverse corti.
Questo repertorio prende avvio con la fortuna della cosiddetta 'frottola', una composizione strofica di solito a quattro voci in stile omoritmico e sillabico.
Dopo la grande stagione della Frottola (alla quale il solo editore Ottviano Petrucci dedica ben undici libri usciti trail 1504 e il 1514) nascono e si diffondono altre forme vocali da tre a cinque voci: la canzonetta, la villanella, la villotta, la giustiniana, il canto carnascialesco e il madrigale.
Sarà quest'ultimo, nelle sue varie espressioni (che comprendono, il madrigale drammatico, quello rappresentativo, quello spirituale, ecc.), a dominare la scena della musicaprofana italiana della seconda metà del Cinquecento. Composto in uno stile dotto e 'reservato', sempre più orientato alla traduzione degli affetti del testo, il madrigale è un prodotto composto più per il diletto di chi canta che qullo di chi ascolta. Eppure essere trascinati nel cuore della poesia cinquecentesca dalle armonie di Andrea Gabrieli, Cipriano De Rore, Marcantonio Ingegneri, Luca Marenzio o Vincenzo Ruffo è un'esperienza che non si può lasciare ai soli esecutori di madrigali: è bello che possa essere anche una moderna esperienza di una sera in castello.
FROTTOLE
Da Primo libro delle Frottole, Venetia, Ottaviano Petrucci, 1504
Marchettus Cara, Se de fede or vengo meno
Marchettus Cara, O mia cieca e dura sorte
Michael Pesentus, O Dio che la brunetta mia
GIUSTINIANE E GREGHESCHE
Da Primo libro delle Justiniane a 3 voci di diversi Eccellentissimi Musici, Venetia, Girolamo Scotto, 1570
Vincenzo Belaver , Nu semo tre vechieti
Vincenzo Belaver , Cantemo zazerin
Claudio da Correggio, Ingrat' amor
Andrea Gabrieli , Ancor che col partire Da Primo Libro delle Greghesche di Manoli Blessi con la musica di sopra, composta da diversi autori, a quattro, a cinque, a sei, a sette, a otto voci, Venetia, Antonio Gardano, 1564
Cipriano de Rore , Madonna ormai mil vedo
Giulio Schiavetti , Giatti tanda fandiga
Daniel Grisonio , Prima apparition del cagnolo del mese de luio
VILLANELLE E VILLOTTE
Baldassare Donato, No pulice m'è 'ntrato nell'orecchia
Filippo Azzaiolo, E me levai d'una bella mattina
Antonio Scandello, S'io canto e tu mi spacci per cicala
Filippo Azzaiolo, Prima ora de la notte MADRIGALI
Da "Il Terzo Lauro", raccolta inedita di Madrigali a cinque e sei voci dell'Accademia Filarmonica di Verona in onore di Laura Peperara (1580)
Marc'Antonio Ingegneri, Mentre Laura gentil
Ella gli spirti altrui
Luca Marenzio, Là 've l'aurora appar
Ma là dov'è l'aurora
Vincenzo Ruffo, Tra qualunque
Ch'in quel ponto
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara e Il Virtuoso Ritrovo - collaborazione di Comune di Trento, Provincia Autonoma di Trento