Un'esile scia di silenzio. Le parole di Antonia Pozzi
Insieme per l'8 marzo
Incontri letterari PARADISO duemilasei
Nel suo saggio Una stanza tutta per sé, Virginia Woolf, rivolgendosi alle ragazze giovani, le incoraggia a far fronte alla vita lavorando per far rinascere la sorella di Shakespeare, quella poetessa che non ha potuto scrivere mai una parola ma che noi oggi possiamo trovare dentro di noi se abbiamo labitudine della libertà e il coraggio di scrivere esattamente ciò che pensiamo.I quattro incontri letterari organizzati dal Centro Documentazione Pari Opportunità provinciale e dalla Biblioteca Comunale di Trento vogliono offrire unoccasione per attingere alle parole di scrittrici e poetesse che hanno segnato la storia della letteratura, e in questo modo permetterci di vivere e scrivere anche la nostra poesia.Saranno momenti di conoscenza e condivisione, presentati presso la Biblioteca Comunale di Trento da studiose esperte, integrati da letture di testi e accompagnati da brevi esecuzioni musicali.
Presenta Anna Santoro
Letture Michela Embrìaco
Accompagnamento musicale
Violoncello: Barbara Bertoldi
Prosegue, dopo i due incontri di primavera su Lalla Romano e Alda Merini, "Paradiso duemilasei", il percorso sulla letteratura femminile attraverso scrittrici, letture e musica che vede collaborare insieme l'assessorato provinciale alle pari opportunità e la Biblioteca comunale di Trento. Il terzo incontro, dal titolo "Un'esile scia di silenzio. Le parole di Antonia Pozzi" sarà condotto da Anna Santoro, scrittrice e studiosa di letteratura femminile. Anche in questo si lascerà spazio a letture e musica: l'intervento musicale sarà affidato al violoncello di Barbara Bertoldi, mentre darà voce ai testi poetici l'attrice Michela Embriaco
Scheda biografica di Antonia Pozzi (dal sito www.arabafelice.it)
Antonia Pozzi nacque a Milano nel 1912 e concluse tragicamente la sua vita, suicidandosi a soli ventisei anni. Nel 1930 si iscrisse alla facoltà di filologia dell'Università di Milano, continuando sempre ad alimentare gli interessi filosofici e letterari, stimolati anche dalla frequentazione, in compagnia dell'amico Vittorio Sereni (che, in seguito, la invitò a tenere lezioni di estetica su Aldous Huxley) e del gruppo d'intellettuali (poi confluiti in "Corrente", allora tutti studenti), costituito da Anceschi, Manzi, Bonfanti, dalle lezioni del professore di Estetica Antonio Banfi. Fu proprio Banfi ad esercitare un'enorme influenza sulla sua formazione intellettuale, soprattutto per quanto riguardava il rapporto fra arte ed eticità e creazione estetica e vita, ma anche Vincenzo Errante, con le traduzioni su Rilke, ebbe un notevole peso sulle sue aperture poetiche. In seguito Antonia viaggiò molto in tutta Europa, e, nelle lettere scritte alla nonna nel 1938, forte vibrò l'emozione per il progetto di un romanzo storico sulla Lombardia che intendeva scrivere, ma, in seguito all'allontanamento di alcuni dei suoi amici più cari, dovuto alle leggi razziali contro gli ebrei, il suo umore mutò radicalmente. Sconvolta dai tragici avvenimenti, per sfuggire all'avanzata della guerra, Antonia si rifugiò nella sua casa di Chiaravalle ma, il 4 dicembre del 1938, si uccise. Giovane sensibilissima e di notevoli slanci intellettuali, poetessa isolata e vicina alle suggestioni ermetiche (Montale rilevò che riduceva "al minimo il peso delle parole"), in vita non pubblicò nessuna delle sue opere; la sua raccolta di poesie Parole fu data alle stampe solo nel 1939.
Opere:
· Parole, Mondadori 1939
· Flaubert. La formazione letteraria, 1940
· Parole, Mondadori 1964
· La Vita Sognata e altre poesie inedite, Scheiwiller 1986
· Diari, Scheiwiller, 1998
· L'età delle parole è finita, Lettere, 1927-1938
· Parole, Garzanti 1989
· Parole, Garzanti 1998 (a cura di Francesca Santucci)
organizzazione: Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento - in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Trento