Un grande sonno nero. Vita e morte di Guido Rossa alpinista e operaio

Cinema

Storie e storia

Italia 2007; video, colore, 52’
Regia: Micol Cossali, Matteo Zadra;
soggetto, sceneggiatura: Diego Leoni
Intervengono Renato Penzo, compagno di fabbrica di Giudo Rossa all’Italsider di Cornigliano e gli autori

"Il documentario, frutto di un lungo ed indedito lavoro di ricerca, ripercorre la vita emblematica di un eroe nazionale e di un grande alpinista"

'Un grande sonno nero
piomba sulla mia vita:
dormite, speranze,
dormite, desideri!

Io non vedo più nulla,
ho perso la memoria
del male e del bene...
Oh, la triste storia!'
Paul Verlaine

Guido Rossa venne ucciso da un commando delle Brigate Rosse all'alba del 24 gennaio 1979, nei pressi della sua abitazione in via Fracchia a Genova. Era la prima volta che le BR uccidevano un operaio.
Pochi mesi prima Rossa aveva denunciato Francesco Berardi, un compagno di fabbrica dell'Italsider di Cornigliano, scoperto mentre distribuiva materiale brigatista.
Guido Rossa era stato un alpinista superiore e ribelle, giovanissimo accademico del CAI e protagonista di una tragica spedizione nell'Himalaya nepalese durante la quale persero la vita due membri della spedizione. Fu in quell'occasione che vide da vicino la 'grande fame dell'Asia' e iniziò una riflessione che lo portò a scendere dalle montagne in direzione di un forte impegno politico e sindacale.
L'omicidio di Rossa segnò una svolta nella storia delle Brigate Rosse, che da quel momento non riusciranno più a trovare sostegno nel mondo operaio.


organizzazione: Accademia Roveretana degli Agiati - Museo storico in Trento - Museo storico italiano della guerra