Un paese di stelle e sorrisi

Teatro

La scuola va a teatro

scuola primaria [classe V], scuola secondaria di primo grado [tutte le classi]
Mosika
Un paese di stelle e sorrisi
di e con Judith Moleko Wambongo e Victorine Mputu Liwoza
luci e audio Pino Lancellotti

Questa è la storia di una madre africana che parte dal proprio paese, il Congo, lasciando tutti gli affetti, i genitori, i fratelli, i cugini, ma soprattutto la figlia. Questa è la storia di una figlia che resta nel proprio paese sognando di poter raggiungere sua madre.
Due donne: una racconta lo sradicamento e le difficoltà incontrate in un paese tanto diverso dal proprio per cultura e tradizioni; l’altra racconta l’impossibilità di vivere in un luogo devastato dalle guerre, dalla fame e dalla povertà. Due figure femminili per parlare del valore incancellabile degli affetti familiari. Attraverso missive che viaggiano come aeroplanini di carta e note di canzoni popolari africane capaci di evocare un mondo solo all’apparenza lontano, si dipana una minuscola storia che ha al proprio centro i grandi sentimenti della perdita e dell’attesa. Una storia che prova a raccontare con discrezione la forza straordinaria di un legame vissuto “da lontano”.

Spettacolo vincitore del Premio SCENARIOinfanzia 2008 Motivazione della giuria:
“Una storia di immigrazione che parla di un legame d’affetto spezzato e vissuto da una madre e da una figlia lontane, fra paesi, lingue, suoni e suggestioni diversamente colorati e distanti. Un paese di stelle e sorrisi costruisce sulla scena uno spazio essenziale che, attraverso elementi semplici e immagini fortemente evocative, racconta piccoli episodi di una vicenda privata che si rivela universale, toccando l’archetipo dell’allontanamento e della separazione. Affidata a un gioco scenico ricco di invenzioni dal contenuto intensamente metaforico e dal forte impatto emotivo, la drammaturgia diventa veicolo di scenari attraversati da guerre e distruzioni, conservando la luminosità di una storia affettiva che si fa paradigma antiretorico della contemporaneità”.


organizzazione: Teatro delle Quisquilie