Un parco di storie: alla scoperta delle statue di piazza Dante

Mostra

Una nuova mostra della Fondazione Museo storico del Trentino dedicata alla città di Trento: protagonista la storia del parco di piazza Dante.

Dopo essere stata ospitata presso la Sala Manzoni della Biblioteca comunale di Trento, la mostra "Un parco di storie: alla scoperta delle statue di piazza Dante" a cura di Elena Tonezzer, approda ora alle Gallerie, dove sarà visitabile da venerdì 30 maggio a domenica 21 settembre 2014.
La mostra è il risultato di una ricerca dedicata alla storia dei monumenti presenti nel parco di piazza Dante, interpretati e raccontati dal punto di vista della storia sociale e politica.

Nel 1896 viene inaugurato il grande monumento a Dante Alighieri, il primo e il più importante dei monumenti che impreziosiscono il parco; ma da quell'anno in poi molti altri busti hanno arricchito le stradine del parco che da quasi 150 anni accoglie chi arriva in città con treni e pullman: Giovanni Prati (1901), Giovanni Canestrini (1902), Giosuè Carducci (1908), Antonio Gazzoletti (1913), Giuseppe Verdi (1913) e poi - dopo la Grande Guerra - Eusebio Francesco Chini e Luigi Negrelli (1930), Guglielmo Ranzi (1934), Giacomo Bresadola (1955) fino al recente monumento alla famiglia (2008).

Quali storie ci raccontano queste statue?
Perché sono stati scelti proprio questi soggetti?
Queste sono le domande che hanno mosso i ricercatori della Fondazione Museo storico del Trentino per cercare di ricostruire la storia della città e dei suoi dibattiti attraverso le occasioni offerte dalle inaugurazioni dei monumenti, analizzati non dal punto di vista artistico ma come episodi significativi della cronaca politica.
La vicenda di Dante è strettamente connessa alla questione nazionale trentina, il suo richiamo all'italianità.
Il rimando all'Italia è anche alla base della scelta di dedicare un busto al poeta trentino e famoso nel vicino Regno d'Italia, Giovanni Prati (Dasindo, 1814 - Roma, 1884).
In questa scia si colloca anche un altro poeta trentino, Antonio Gazzoletti che, come altri trentini, si era messo in luce non solo per il valore culturale ma anche per il legame con le vicende politiche del Regno d'Italia, dove viene nominato parlamentare nel 1862.
Il busto a Giovanni Canestrini (Revò, 1835 - Padova, 1900) è legato allo scontro che oppose la Società degli studenti trentini e partiti laici al movimento cattolico; due fronti divisi dall'appoggio al darwinismo, di cui Canestrini è stato uno dei maggiori divulgatori in Italia.
L'inaugurazione del busto a Giosuè Carducci (Valdicastello, 1835 - Bologna, 1907) - poeta apertamente antiaustriaco - coincide con le più ampie celebrazioni della festa del Polisportivo e del legame con la città di Mantova, alla quale si dedica in quell'occasione l'omonima via.
Il busto a Giuseppe Verdi (Busseto, 1813 - Milano, 1901), inaugurato in occasione del primo centenario della sua nascita, è celebrato con una settimana di concerti ed eventi musicali che forniscono alla città una colonna sonora legata alla musica italiana e al suo speciale rapporto con il Risorgimento.

I monumenti a Eusebio Francesco Chini (Segno, 1645 - Missione Magdalena, Messico, 1711) e Luigi Negrelli (Fiera di Primiero, 1799 - Vienna, 1858) sono i primi esempi realizzati dopo la Grande Guerra e l'annessione del Trentino all'Italia. Eretti negli anni della dittatura, sono inaugurati nel corso di un importante convegno scientifico organizzato dal locale museo di scienze. Sono monumenti molto diversi stilisticamente dai busti precedenti, richiamano alle imprese dei due trentini e non riproducono più le loro figure. Guglielmo Marconi, presente alle loro inaugurazioni, onora i due trentini come 'grandi italiani'.

La stele a Guglielmo Ranzi (Trento, 1859 - Trento, 1932), 'padre' del monumento a Dante, viene collocata vicina al grande monumento che egli aveva tanto voluto; la festa inaugurale sembra un riallacciarsi del filo che lega il parco e le sue storie prima e dopo la Grande Guerra.
Un monumento tutto particolare è l'abete dougals piantato per ricordare la scomparsa del fratello di Benito Mussolini, Arnaldo (Dovia di Predappio, 1885 -Milano, 1931): una delle tante liturgie messe in atto dal regime per costruire riti che univano tutti gli italiani attorno ad azioni e momenti imposti dal fascismo.

L'epopea monumentale del parco non si esaurisce con gli episodi del Ventennio. Nel 1956 è posto il busto al micologo Giacomo Bresaola (Ortisè, 1847 - Trento, 1929), un'erezione che conclude una vicenda molto lunga, che ripropone un monumento molto simile a quelli di inizio Novecento.
Anche l'ultimo monumento posto nel parco di piazza Dante in ordine di tempo, quello alla famiglia, porta il suo carico di discussioni e aperte polemiche e segna anche una svolta nel percorso tracciato dai monumenti precedenti: non un personaggio famoso o le sue azioni, ma una famiglia, i cui membri sono colti anche in posizioni naturali; è l'unico caso in cui sono presenti delle figure femminili.

Sapere chi sono i personaggi rappresentati con questi monumenti, perché sono stati posti nel parco, quali discussioni hanno accompagnato la loro costruzione, vuol dire comporre i tasselli necessari per aggiungere nuovi elementi di conoscenza della storia locale, non solo cittadina, e rendere più piacevole la riscoperta del parco.

Mostra realizzata dalla
Fondazione Museo storico del Trentino

Cura della mostra
Elena Tonezzer

Coordinamento organizzativo
Patrizia Marchesoni
Rodolfo Taiani
Elena Tonezzer
Donatella Turrina

Cura del catalogo
Tommaso Baldo
Luca Caracristi
Elena Tonezzer

Progetto espositivo
Massimo Scartezzini
Michele Bella
Studiobbs, Trento

Progetto grafico della mostra, del catalogo e della promozione
Head-line, Rovereto

Allestimenti
CLIO Servizi per la cultura e per il territorio soc. cons. arl.
Squadra logistica e allestimenti della Fondazione Museo storico del Trentino

Coordinamento tecnico
Claudio Marconi

Si ringrazia per l'aiuto e la disponibilità
Archivio storico del Comune di Trento
Biblioteca comunale di Trento
Servizio cultura del Comune di Trento
Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia autonoma di Trento
MUSE - Museo delle scienze di Trento