Un partigiano in camicia nera
Un libro che mette in luce le tante contraddizioni della nostra storia recente
Alessandro Carlini presenta:
una storia che racconta la grande storia: la vita e la morte di un ragazzo di 25 anni passato attraverso il fascismo e la resistenza. Una tragedia del ‘900, una riflessione sull’amore per la patria, la giovinezza, il tradimento e il coraggio.
Protagonista del libro “Il partigiano in camicia nera” (edizioni Chiarelettere) è Uber Pulga, fascista pluridecorato fino alla Repubblica sociale, poi traditore di Salò, partigiano, per alcuni un infiltrato, fucilato dai repubblichini a Gaione, il 24 febbraio del 1945. Un ragazzo di 25 anni che morì gridando: “Viva l’Italia!”.
La storia vera di questa figura controversa, la sua vita al limite, esagerata nei successi e nelle cadute, è diventata un avvincente romanzo, scritto da Alessandro Carlini, giornalista dell’Ansa.
174 pagine che ricostruiscono una dolorosa vicenda familiare attraverso le parole del nonno e di altri testimoni – tra cui il parroco parmigiano che confessò Uber prima della fucilazione - , Carlini disegna la storia di una giovinezza entusiasta e bruciata, racconta le illusioni di gloria, l’adesione agli ideali di patria e poi il rovescio della medaglia, la disillusione, la solitudine e il rimorso di un uomo del suo tempo, rimasto vittima del suo tempo.
organizzazione: Libreria Arcadia