Un passato diverso: processi di ricostruzione futura del nostro presente

Convegno

Aperitivi neuroscientifici

Massimo POESIO - linguista computazionale
Un passato diverso: processi di ricostruzione futura del nostro presente
Come le frontiere della tecnologia influenzano la formazione delle memorie collettive

Partecipazione e democraticità sono termini che sempre più spesso vengono associati alle nuove tecnologie, in quanto facilitano l’accesso libero alla conoscenza e forniscono strumenti in grado di raccogliere e collezionare grandi quantità di dati in poco tempo. Come le nuove tecnologie influenzano il nostro modo di ricostruire il passato e in che modo possiamo contribuire alla creazione di computer sempre più intelligenti saranno alcuni dei temi affrontati nel corso dell’Aperitivo Neuroscientifico del Centro Mente Cervello (CIMeC) giovedì 22 ottobre, alle 18, alla caffetteria Le Arti del Mart a Rovereto, con il professore Massimo Poesio, linguista computazionale e direttore del laboratorio Language, Interaction and Computation del CIMeC.

Wikipedia, una grande enciclopedia on line consultabile da chiunque disponga di un collegamento internet ma soprattutto aperta ai liberi contributi di tutti, è un esempio dei risultati che possono essere ottenuti tramite la collaborazione online in termini sia di quantità che di democratizzazione. Wikipedia contiene una quantità di informazioni straordinaria e non ottenibile con i metodi tradizionali di compilazione di enciclopedie, e copre anche argomenti quali specifiche canzoni che sono ovviamente di grande interesse per il pubblico ma non sono coperti dalle opere tradizionali. Sulla credibilità e affidabilità delle informazioni disponibili si è molto discusso, ma un recente studio condotto dalla rivista scientifica Nature ha dimostrato che Wikipedia è una fonte di conoscenza paragonabile per accuratezza all’Enciclopedia Britannica, proprio grazie al costante intervento correttivo delle voci incomplete o imprecise da parte di esperti volontari.

Wikipedia è un esempio dell’influenza che le nuove tecnologie possono esercitare sul nostro modo di ricordare e ricostruire gli eventi passati, e della possibilità che i nuovi programmi ci forniscono di accumulare grandi quantità di testimonianze della gente comune, che fanno la storia dal basso raccontata da chi c’era e non dalle fonti istituzionali. Il professor Poesio illustrerà anche progetti specifici di formazione della memoria collettiva riguardanti comunità in Trentino, per esempio allo studentato San Bartolomeo di Trento, nell’ambito del progetto Live Memories.

Il contributo della gente comune è importante anche per l’apprendimento linguistico delle macchine e per l’apprendimento di informazioni generali riguardanti il mondo. Il professore Poesio spiegherà in che modo è possibile oggi realizzare il passaggio di competenza linguistiche dai parlanti alle macchine, che diventano così sempre più efficaci nelle loro prestazioni. Pensiamo all’incredibile abilità dei motori di ricerca di restituirci informazioni rilevanti e coerenti con la nostra chiave di ricerca, selezionandole tra le migliaia presenti nell’immenso mondo della rete. Ma non solo. Per usare qualcosa di così complicato come un linguaggio, disambiguando alcune espressioni, il computer deve poter disporre di quel bagaglio di conoscenze e competenze condivise che possiede anche un bambino (l’acqua bagna, il vetro si rompe) che va sotto il nome di senso comune. Sono informazioni che riguardano il mondo e che una macchina non potrà mai acquisire autonomamente. Solo grazie al senso comune, una macchina può disporre di informazioni contestuali che ne aumentano l’efficienza. In entrambi i casi (competenza linguistiche e competenze sul mondo), non insegniamo al computer delle regole, ma gli forniamo una grande quantità di esempi che poi collegherà e intreccerà per farne delle deduzioni. Sono tuttavia numerosi i problemi ancora da risolvere, legati anche al fatto che una macchina ha bisogno di milioni di informazioni prima di iniziare a fare connessioni simili a quelle che per noi sono istantanee grazie al senso comune. Discipline rilevanti per rendere le macchine sempre più intelligenti sono l’informatica, la linguistica ma anche le scienze cognitive, che ci indicano come funziona il nostro cervello e come conosciamo, informazioni essenziali per tentare di riprodurre simili processi in una macchina.

Giovedì 22 ottobre 2009 – ore 18 - Caffetteria Le Arti del Mart, Corso Bettini 43, 38068 Rovereto
L’entrata è libera, il buffet offerto dal CIMeC, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Agli insegnanti e a tutti coloro che lo richiederanno verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per altre informazioni, il sito è www.cimec.unitn.it/aperitivi oppure scrivere a infoincontri@cimec.unitn.it

SCHEDA MASSIMO POESIO:
Massimo Poesio è direttore del Language, Interaction and Computation del Centro Mente e Cervello (CIMeC) dell’Università di Trento; docente di Informatica Umanistica alla Facoltà di Lettere e Filosofia e lettore al Dipartimento di Computer Science alla University of Essex. Si occupa di scienze cognitive del linguaggio, un’area di ricerca interdisciplinare che coinvolge linguistica, psicologia, intelligenza artificiale.


organizzazione: CIMeC Centro Interdipartimentale Mente Cervello dell'Università di Trento a Rovereto