Un solo grammo di cielo
scritto e diretto da Silvia Marchetti
con Chiara Visca, Giulio Federico Janni, Michele Pirani
illustrazione e grafica Kamilla Lucarelli
costumi Simona Randazzo
scenografie Plasma – Torino
ambientazione sonora Marco Schiavoni
direzione tecnica e lighting design Andrea Gagliotta
una produzione Compagnia del Calzino
Progetto realizzato grazie al contributo di Fondazione CARITRO e Provincia Autonoma di Trento
L’Appuntato Carabiniere Gaetano Lo Piro raccoglie controvoglia l’ennesima denuncia di Curzia Beltramello, da mesi oggetto di sgradevoli “scherzi” insieme al figlio seminarista Carlantonio Palmiro. Una giornata ordinariamente bizzarra prende tuttavia una piega completamente inattesa quando, dai rilievi effettuati, emergono particolari inquietanti sui folli progetti della donna.
Un solo grammo di Cielo è una commedia profonda, spietatamente ironica, amaramente spassosa, tagliente e divertentissima sulla scelta. I tre protagonisti si trovano, più o meno consapevolmente, di fronte a un bivio esistenziale cruciale, che riguarda direttamente la loro vita e quella di coloro che sono loro accanto.
Un’assurda ed esilarante concatenazione di eventi e diverbi, di volta in volta più o meno fortuiti, insperati, imprevisti o minuziosamente predisposti, mette bruscamente i tre di fronte a se stessi e li costringe a fare i conti con le loro scelte passate e future, con princìpi e convinzioni, con la loro stessa indole e identità e la capacità di accoglierla, o, al contrario, la volontà irrefrenabile di negarla e distruggerla. In questo momento storico – in cui l’ideologismo (primo fra tutti quello “da tastiera”), di cui siamo vittime e primi promotori, guida imprescindibilmente decisioni, giudizi, opinioni e convincimenti – la capacità critica, la sospensione del giudizio, lo sforzo di approfondire e l’opportunità di cambiare idea sembrano a noi del tutto estranei, al punto di trasformarci in esseri irriconoscibili, capaci delle più atroci aberrazioni. Un solo grammo di Cielo ci mette di fronte a tre personaggi così meravigliosamente esasperati da renderceli incredibilmente affini.
Possiamo immedesimarci in ciascuna delle loro fragilità, e schierarci con le motivazioni che porteranno ciascuno di essi alle estreme ri-soluzioni finali. Come scriveva Calvino, “Rispetto alla lacerazione, l’ironia è l’annuncio di una armonia possibile; e rispetto all’armonia è la coscienza della lacerazione reale. L’ironia avverte sempre del rovescio della medaglia.”
biglietti da euro 10