Una corretta gestione dei bacini imbriferi per la conservazione della vita acquatica inizia dalle origini dei corsi d'acqua

Convegno

Relatore: prof. John S. Richardson (British Columbia University - Canada)

unedì 23 aprile 2007 alle ore 15.00 presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali si terrà la conferenza “Una corretta gestione dei bacini imbriferi per la conservazione della vita acquatica inizia dalle origini dei corsi d’acqua”; relatore il prof. John S. Richardson (British Columbia University - Canada), uno dei massimi esperti internazionali di ecologia dei sistemi fluviali e ripari.
L'occasione rappresenta un momento informativo e di confronto non solo tra gli esperti, ma anche tra tutti i cittadini che hanno a cuore una gestione dell'ambiente e in particolare delle risorse idriche, compatibile con la tutela degli habitat.

La conferenza (in lingua inglese con traduzione consecutiva in italiano) è stata organizzata nell’ambito delle attività previste per il Progetto sulle sorgenti CRENODAT (Biodiversità e valutazione dell’integrità delle sorgenti del Trentino e ricerche ecologiche a lungo termine) coordinato dalla Sezione di Limnologia e Algologia del Museo Tridentino di Scienze Naturali e finanziato dal Servizio Università e Ricerca Scientifica della Provincia Autonoma di Trento.

L'INTERVENTO:
in tutti i bacini imbriferi, le sorgenti e altri habitat acquatici, come i laghi d’alta quota e i torrenti glaciali, rappresentano l’origine delle acque correnti di superficie. Tuttavia, in molti luoghi al mondo, questi habitat collocati alle origini dei sistemi idrografici non sono adeguatamente tutelati dagli effetti delle pratiche di gestione del territorio, forse perché si ritiene che non sia necessario conservare i piccoli corsi d’acqua che sono spesso presenti in gran numero nelle regioni ricche d’acqua. I piccoli corsi d’acqua e le sorgenti sono habitat di importanza fondamentale per molte specie che si rinvengono solamente in questi luoghi e forniscono anche importanti servizi dell’ecosistema a beneficio degli ambienti acquatici posti più a valle. I piccoli corsi d’acqua e le sorgenti sono tuttavia molto vulnerabili nei confronti di fattori di disturbo, come il disseccamento, l’inquinamento e l’otturazione degli spazi interstiziali da parte di sedimenti fini, poiché la maggior parte degli invertebrati devono ricolonizzarli risalendo attraverso il reticolo fluviale, e possono incontrare condizioni ambientali avverse o predatori che ne limitano i tassi di movimento. Per identificare le strategie migliori per la tutela dei piccoli corsi d’acqua dalle attività umane, si sono utilizzati esperimenti nell’ambito dei quali venivano manipolate le variabili fisiche e biologiche chiave che influenzano questi ambienti. Questi esperimenti hanno consentito di identificare i processi più rilevanti nella conservazione di questi sistemi acquatici e di proporre pratiche gestionali. Per esempio, sono stati utilizzati esperimenti per trovare soluzioni per la conservazione delle specie rare e per la valutazione di opzioni per la protezione della biodiversità e qualità dei corsi d’acqua dagli eventuali effetti di alcune tipologie di interventi selvicolturali. Lo sfruttamento (captazione ecc.) e il cambiamento climatico sono i principali impatti diretti e indiretti che minacciano questi ambienti. La comprensione delle dinamiche e del funzionamento delle acque di testa e delle principali potenziali minacce è di fondamentale importanza per la gestione insieme alla valutazione di possibili
misure di tutela.

Il Progetto CRENODAT:
oltre a partner locali (Laboratorio di Chimica Bioorganica dell’Università di Trento, Parco Naturale Adamello-Brenta, Istituto Agrario di S. Michele all’Adige) può beneficiare anche dell’importante contributo di esperti di fama internazionale di vari paesi (Germania, Rep. Ceca, Austria). Lo scopo principale di questa iniziativa è portare a conoscenza degli esperti e del pubblico, tramite iniziative di ricerca e di mediazione culturale, che le sorgenti non sono unicamente fondamentali risorse di acqua di elevata qualità, ma anche habitat di notevole importanza per la protezione della natura (esistono persino organismi che si rinvengono unicamente in questi ambienti). Il Progetto, che si concluderà quest’anno, ha comportato lo studio approfondito e multidisciplinare (biodiversità, chimica, fisica, morfologia ecc.) di oltre cento sorgenti distribuite su tutto il territorio della Provincia. Gli studi sono in pieno corso di svolgimento e porteranno sicuramente a importanti scoperte su questi ambienti tuttora insufficientemente noti (sono per esempio state rinvenute e studiate specie nuove per la scienza di varie categorie di organismi).
La principale iniziativa intrapresa nell’ambito di CRENODAT per portare all’attenzione di limnologi e idrobiologi è l’organizzazione di una Sessione Speciale (N. 47; www.sil2007.org) del prossimo Congresso della SIL (Societas Internationalis Limnologiae; agosto 2007) sull’importanza delle sorgenti e dei piccoli corsi d’acqua per la conservazione della biodiversità acquatica (Springs and small streams: understudied and under-protected key habitats for biodiversity conservation. La Sessione sarà organizzata congiuntamente dal Dr. M. Cantonati e dal Prof. J. Richardson. I congressi della SIL sono gli appuntamenti più importanti per l’ecologia delle acque interne e vedono la partecipazione di circa 2000 delegati da tutti i paesi del mondo. Nella Sessione sarà dato ampio risalto ai risultati del Progetto CRENODAT.


organizzazione: Museo Tridentino di Scienze Naturali