Una donna nell'ombra

Incontri e convegni , Presentazione libro
[ Libreria Arcadia ]

Un romanzo storico originale e ricco di emozione, la storia della figlia del grande criminologo Cesare Lombroso

Che cosa significa essere la figlia di un padre come Cesare Lombroso, antropologo, psichiatra, criminologo di fama mondiale? Gina cresce a Torino nell’ambiente anticonformista della colta famiglia ebrea, e appena dodicenne comincia ad aiutare il padre nel suo lavoro di studioso e divulgatore. Dimostra capacità intellettuali non comuni, eppure i genitori tardano a riconoscerle, tanto sono abituati a considerarla solo una bambina buona che si occupa degli altri. Gina vorrebbe studiare medicina, ma finisce per iscriversi a lettere, perché lo studio della medicina è considerato disdicevole per una ragazza come lei. In questa scelta sta già tutto il suo dramma: da sempre abituata a subordinare i propri desideri a quelli degli altri, preferisce rinunciare alle proprie inclinazioni pur di non dispiacere le persone che ama. Alla fine, dopo la laurea in lettere, prenderà anche quella in medicina; ha doti di scrittrice e idee originali, eppure fatica a uscire dalle orme del padre, a far valere la propria volontà, a imporsi sul marito Guglielmo Ferrero, a seguire le proprie inclinazioni al di là del ruolo di sposa e madre. Seguendo le vicissitudini di Gina e di Guglielmo, celebre storico e letterato, il romanzo si snoda per più di settant’anni di storia da Torino a Firenze, dalle capitali europee all’America, fino a quando, per fuggire alle persecuzioni del regime fascista, la coppia sceglie l’esilio e si trasferisce a Ginevra, dove si prodiga a favore degli esuli che giungono dall’Italia. “Una donna nell’ombra” racconta una straordinaria vicenda umana, sentimentale, politica, professionale, narrata attraverso una sorta di «diario ritrovato» della protagonista. Proponendo uno stile ricco, a tratti quasi epico, di grande ampiezza e respiro, ma anche capace di narrare le piccole cose, le delusioni, le speranze, le apparenti luci e le virgole storte della vita, Silvia Di Natale inventa un nuovo modello di romanzo storico, restituendoci la vita di una donna intellettuale, eccezionale eppure così straordinariamente vicina a noi.

Nel 1975 si trasferisce in Germania, prima a Monaco, dove insegna nei corsi per lavoratori italiani ed è assistente alla cattedra di Sociologia dei paesi in via di sviluppo, poi a Ratisbona. Come sociologa ha condotto ricerche sui braccianti dell’Andalusia, sui pastori sardi e sull’aggressività giovanile. Ha fatto ricerca all’Università di Monaco, Ratisbona e Hildesheim ed è stata presidente del “Consiglio degli stranieri” del comune di Ratisbona. È nota anche come scultrice: dopo aver lavorato con marmo, terracotta e bronzo passa al legno e ottiene riconoscimenti con una serie di mostre (l’ultima, Parole nel legno, è dedicata alla guerra nel Kosovo). Attualmente vive tra Ratisbona e Sestino, in provincia di Arezzo. Tra le sue opere: Kuraj (Feltrinelli – Premio Bagutta Opera prima e Premio Donna Città di Roma, 2000), L’ombra del cerro (Feltrinelli, 2005 – Premio Grinzane Cavour, Sez. narrativa italiana 2006; Finalista Premio Letterario Chianti 2007; Premio Francesco Serantini 2007), Il giardino del luppolo (Feltrinelli, 2004)e Vicolo verde (Feltrinelli, 2008).

Costi

Viene richiesto un contributo di 3€ a persona che sarà interamente restituito in caso di acquisto, durante la serata, di una copia del libro presentato.

È consigliata la presentazione da effettuarsi scrivendo a info@libreriarcadia.com  , compilando il modulo sul  sito o chiamando lo 0464.755021 .