Una moglie con i baffi

Teatro

Ente Autonomo Antonio De Curtis
Una moglie con i baffi
da "Ma femme s'appelle Maurice" di Raffy Shart
traduzione e adattamento di Enrico Vaime
con Ric e Gian
e con Vito Cesaro, Antonino Miele, Miily Falsino
regia di Claudio Insegno

Note di regia
Prendiamo un buon autore francese e facciamogli scrivere qualcosa di molto divertente sull'eterno tema della crisi di coppia. Cosa ne potrebbe uscire fuori? Beh, sicuramente un salotto molto elegante, tre belle porte, un bel divano, una moglie in carriera marito infelice l'amante stanca e... un'altra moglie... o meglio: un uomo che finge di essere una donna che finge di essere la moglie. Potrebbe sembrare complicato... e infatti lo è! E a complicare il tutto non possono mancare gli altri personaggi: un importante manager d'affari, che viene scambiato per il marito dell'amante; sua moglie, che viene scambiata per la sua complice; il marito defl'amante, venditore di automobili e praticante di arti marziali. Insomma, abbiamo a che fare con una perfetta macchina congegnata ed oliata per far ridere. Ci sono tutti gli elementi per far esplodere una bomba comica: la commedia americana, la commedia dell'arte, lo sketch televisivo, la farsa e... Ric & Gian! Vederli di nuovo insieme in questa commedia è come respirare il vero teatro, la vera televisione, la vera comicità. Ed è anche di questo che abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di ridere. E loro sono tornati! Sono tornati per interpretare una nuova commedia, per dare vita a due nuovi personaggi, per creare nuove gag, insomma per farci ridere di nuovo.
(Claudio Insegno)

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita presso:
- gli sportelli delle Casse Rurali Trentine fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del giorno precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o domenica
- presso il Teatro Sartori il giorno dello spettacolo dalle 18.00 alle 21.00

"Una moglie con i baffi" di Raffy Shart: traduzione ed adattamento di Enrico Vaime.
"Ma femme s'appelle Mauríce" è il titolo originale della commedia brillante di Shart, un grande successo della scena francese ancora una volta maestra di questo genere teatrale giustamente popolare. "Una moglie con i baffi" è il titolo della trasposizione italiana che, nel rispetto dello humour e dei meccanismi comici originali, non ha previsto che pochi cambiamenti, ferme restando le molle della commedia, una macchina teatrale che si rifà alla tradizione più felice e duratura. Il teatro comico, nella sua leggerezza più formale che sostanziale, è un banco di prova per tutti, autori ed esecutori: la fabbrica del riso non fa sconti, non dà indulgenze. O si esce tutti vincitori o tutti sconfitti. Niente è più corale di un testo che vuol divertire, niente è più collettivo di una farsa dove anche il più piccolo particolare ha la sua valenza, così come anche il più insignificante dei passaggi deve essere curato nei minimi dettagli. Com'è pesante il teatro leggero per chi lo fa! Ma come è gratificante riuscire ad ottenere il risultato previsto! Divertire senza concessioni retrive, far ridere senza vergognarsi, interessare senza la pretesa di insegnare qualcosa. Magari insegnare qualcosa ma senza spocchia, senza farsene quasi accorrere: ecco l'ambizione nascosta di ogni operazione teatrale di questo genere. Insegnare a ridere: progetto ambizioso, certo. Ridere degli altri per ridere di noi stessi. Come succede ai protagonisti della pièce, così pieni di tic e difetti che sono di molti di noi, travolti da vicende paradossali che però riusciamo a decifrare facilmente. Se il pubblico riuscirà a scoprire delle affinità con i personaggi nonostante gli stravolgimento della scena, si riconoscerà in alcuni comportamenti degli attori, il risultato sarà ottenuto.
(Enrico Vaime)


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Ala - Casse Rurali Trentine