Una pura formalità
La Stagione di Prosa di Mezzolombardo si conclude con un grande nome come quello di Glauco Mauri in “Una pura formalità”, tratto dall’omonimo film di Giuseppe Tornatore del 1994, su un’assurda e paradossale vicenda ambientata in un commissariato di polizia.
Stagione di prosa di Mezzolombardo 2014/2015
Compagnia Mauri Sturno in collaborazione con la Fondazione Teatro della Pergola
Una pura formalità
dal film di Giuseppe Tornatore
con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Giuseppe Nitti, Amedeo D'Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso e Marco Fiore
regia di Glauco Mauri
Una pura formalità è una lunga misteriosa notte dove un uomo aiuta un altro uomo a cercare di capire quel viaggio a volte stupendo e a volte terribile che è la vita.
Una squallida stanza di uno squallido Commissariato di Polizia. Si direbbe facile, in fondo, una stanza è una stanza. Ma c'è qualcosa di inquietante: tutto è sbilenco, una prospettiva irregolare, libri e faldoni ingrigiti dagli anni, sui muri misteriosi graffiti e un orologio senza lancette... come se il tempo si fosse fermato.
Quando il film uscì nelle sale nel 1994 fu accolto con una certa difficoltà da parte della critica. Oggi è considerato uno dei suoi film più belli in assoluto, un piccolo capolavoro, ne erano protagonisti Gérard Depardieu e Roman Polanski con un giovanissimo Sergio Rubini.
Nell'allestimento teatrale, Roberto Sturno è lo scrittore Onoff e Glauco Mauri il Commissario. «Ho cercato di far rivivere tutta la forza drammatica della sceneggiatura modificandone quelle parti che si presentavano con dei connotati troppo cinematografici, preservandone al tempo stesso quell'intensità che dall'inizio ci avvolge nel suo misterioso intreccio. Il racconto rimane oscuro fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono in una serenità inaspettata e commovente: un capovolgimento radicale di quello che sembrava un giallo. Un delitto è stato commesso e ne viene accusato un celebre scrittore, Onoff. Ma, pur con la tipica atmosfera di un thriller, Una pura formalità è un viaggio alla scoperta di se stessi, di quella che è stata la propria vita. Tutto si svolge in una sperduta stazione di Polizia. Ma lo è veramente? E dove si trova? E quelle strane persone al suo interno, sono poliziotti? Cosa aspettano? La storia fa nascere numerosi interrogativi ed è pervasa di misteriosi perché.
Il cinema ha le sue ricchezze espressive, il teatro ne ha altre che sono sue proprie. E su un palcoscenico, nel nostro caso, la parola assume un valore non solo di racconto ma anche di invito alla fantasia e alle domande. Domande necessarie all'uomo per aiutarlo a cercare di comprendere quel viaggio sempre affascinante che è la vita».
Informazioni sul teatro e sul cinema in Trentino nel sito www.trentinospettacoli.it
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Mezzolombardo - Circolo Culturale '78