Una tempesta | Da Shakespeare a Cesaire
Da "Una tempesta" di Aimè Cesaire, adattamento di Annamaria Soldo
La penna di Cesaire colpisce un'opera complessa, ambigua, nella quale il bardo di una nazione all'apogeo del suo impero apre il sipario sul colonialismo e sulle presunte verità che hanno portato alla sua creazione.
Se Cesaire riscrive La tempesta lo fa soprattutto per dare spazio al canto di libertà di Calibano che percorre il testo dalla prima all'ultima pagina.
La lingua del colonizzatore diventa un'arma rivolta contro il padrone Prospero, come un coltello strappato dalle mani di un nemico, per rivolgerglielo contro. Tutto è crollato della certezza elisabettiana, perfino l'articolo determinativo. Niente è più esatto, niente è più sicuro o semplice.
organizzazione: Scuola di circo "Bolla di sapone"