Une nouvelle vie

Mostra

Il Café Culture in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento vi invita all'inaugurazione di una mostra su come bellezza, informazione e buone pratiche ecologiche possono trasformare intere città nelle esposizioni: "Piccoli incidenti domestici" con opere di Franz e Michela Molinari e "Quando conviene il verde", multimedia di Aldo Pavan, Angela Prati e Marisa Bortoletto.
In mostra fino al 1 aprile.

UNE NOUVELLE VIE
Bellezza, informazione e buone pratiche ecologiche possono trasformare intere città

Performance live W.P.N.114 ore 19.00
Musica dalla natura

Evento a cura di Cafè Culture

“Une nouvelle vie” è un progetto che nasce dall'idea di unire la sostenibilità ambientale all'arte e alla cultura, giocando in maniera creativa con i nuovi limiti dettati dalla necessità di trovare stili di vita e di consumo più oculati e rispettosi dell’ambiente.

L’evento apre con l’esposizione ‘Piccoli incidenti domestici’.
La mostra è dedicata agli oggetti che improvvisamente interrompono il loro procedere che li vuole finiti prima ancora del loro deterioramento naturale ma che, grazie all’ ingegno degli artisti Franz e Michela Molinari, ritornano a nuova vita. L’imprevedibilità delle soluzioni e la diversità del lavoro svolto indicano le infinite possibilità appartenenti alla dimensione dello scarto.

In questo momento storico segnato da una profonda crisi economica in molti guardano alla green economy quale prospettiva di crescita percorribile. Ma che cosa significa sostenibilità nel produrre e nel consumare? Il nostro territorio è pronto per questa avvincente sfida?
Per rispondere a queste domande è stata realizzata la video inchiesta ‘Quando conviene il verde (green economy e buone pratiche in Trentino)’ .
Il Multimedia, realizzato dai reporter Aldo Pavan, Angela Prati e Marisa Bortoletto, sotto la direzione scientifica della Cooperativa Quater, ricerca le migliori esperienze di sostenibilità realizzate nei principali settori produttivi della provincia di Trento.
L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 18 marzo al 1 maggio 2011, presso Le Gallerie di Piedicastello - Trento, negli orari previsti dal Museo Storico del Trentino. Le Gallerie sono state scelte come sede espositiva in quanto simbolo di un riutilizzo riuscito e intelligente degli spazi urbani dismessi. Nel periodo dell’installazione della mostra, verranno organizzati laboratori per le scuole sul tema del “riuso creativo” curati dalla Cooperativa Quater.

L’evento ‘Une nouvelle vie’ prosegue nel mese di maggio, uscendo dalle gallerie e andando a dialogare direttamente con il quartiere di Piedicastello .
Verrà proposto un workshop dal titolo Dialoghi in verde, anch’esso a cura della Cooperativa Quater. Un momento di confronto aperto al pubblico, una discussione senza moderatori sui temi della sostenibilità ambientale e i nuovi stili di vita applicabili.

In chiusura, venerdì 13 maggio, Nottambuli Ecologici: spettacoli e visite guidate in notturna nel quartiere di Piedicastello. Nella serata si esibiranno il gruppo NOBRAINO e Missin Red, tutto organizzato all’insegna del risparmio energetico.

Info
CAFÈ CULTURE
www.cafeculture.it
infocafeculture@gmail.com
tel. +39 339 3959404

Credits
A cura di
Francesca Quadrelli

Partner scientifico
Cooperativa Quater

Assistente curatrice
Layla Betti

Consulenza artistica
Mariano De Tassis

Con il sostegno di
Provincia Autonoma di Trento
Fondazione Museo storico del Trentino

Schede degli artisti invitati
Franz
Concentra il proprio lavoro sulle illimitate possibilità che nascono nel momento in cui un oggetto perde la propria funzione primaria. Per questo artista non esiste l’idea dello scarto, ogni materiale ha un proprio ciclo di vita e solo quando diventerà polvere potrà dirsi veramente terminato il suo corso. Seguendo questa filosofia espone in “Piccoli incidenti domestici” una serie di macchine che sarebbero in grado di riprodursi all’infinito. Le opere in mostra, oltre a ridare vita ad oggetti in disuso, restituiscono linfa vitale ad un linguaggio artistico che negli ultimi anni ha subito qualche battuta d’arresto: la scultura. Una sapiente manualità unita alla leggerezza stilistica in contrasto con la pesantezza del materiale, danno come risultato finale sculture liberamente ispirate alla fantasia dell’autore, pronte ad interagire in maniera giocosa ed ironica con il proprio pubblico.

Michela Molinari
Sceglie di abbandonare le tradizionali tele dipingendo su qualsiasi tipo di superficie recuperata. Vecchi scarti di legno, carta o vetro diventano i supporti ideali per ritrarre allegoriche forme della natura. Il lavoro dell’artista prende ispirazione da epoche lontane, quando ogni civiltà agli albori, da quella greca a quella africana, spiegava con miti e leggende la propria cosmogonia. Tempi in cui la relazione uomo e ambiente veicolava l’esistenza in senso religioso e mistico, narrando attraverso la personificazione dei fenomeni naturali molti misteri dell’universo.
Allora, l’utopico desiderio di dominio era annullato a favore di un grande riguardo per tutto ciò che l’uomo non aveva il potere di ripetere.

Aldo Pavan
È giornalista e fotografo free lance. Da più di vent’anni coltiva la passione di raccontare piccole e grandi storie del mondo. Ha viaggiato per tanti Paesi, ha fotografato per le maggiori testate giornalistiche italiane e straniere ed è autore di libri di reportage geografici.
Di recente il suo desiderio di comunicare lo ha fatto avvicinare alla produzione di multimedia, medium ideale per trasmettere informazioni sul web 2.0.
Se, come diceva il grande semiologo Roland Barthes, la fotografia ha il potere di fissare l’immagine nel tempo, il video è il suo esatto contrario. Il filmato in presa diretta è il simulacro dello scorrere dell’azione nel presente. Il multimedia è la sintesi perfetta di queste due opposte temporalità, che in sincrono raccontano il vissuto degli uomini.

Marisa Bortoletto
È stata fino a pochi mesi fa responsabile dell’ufficio stampa dell’Università di Architettura di Venezia. Da circa un anno collabora con Aldo Pavan alla realizzazione grafica del prodotto multimediale e come progettista del suono.

Angela Prati
Inizia la propria carriera nei primi anni ‘80 aprendo a Trento uno studio specializzato in foto still life, ma ben presto l’amore per l’elemento umano la porterà a viaggiare per tutto il mondo dedicandosi esclusivamente a reportage dal taglio antropologico. Nel suo lavoro sono d’importanza primaria il rispetto e la comprensione verso il soggetto ritratto. Robert Capa, pioniere del fotogiornalismo usava dire: “Se le tue fotografie non sono tanto belle, vuol dire che non sei abbastanza vicino”. È per questo che Angela Prati, prima ancora di ricercare lo scatto perfetto, si avvicina ed entra in totale sintonia con i soggetti da lei fotografati. Nel proprio percorso artistico è passata dall’uso della macchina analogica a quella digitale. Negli ultimi lavori si avvicina alle espressioni multimediali. Dice di sé: “Dove si può sperimentare con le immagini bisogna sempre mettersi in gioco”.


organizzazione: Café Culture