Uniti dal confine. Il Brenta e le sue comunità
Aprirà il 5 dicembre a Grigno la mostra itinerante "Uniti dal confine. Il Brenta e le sue comunità". Nelle tappe precedenti, l'esposizione dei lavori realizzati da oltre 350 alunni delle scuole elementari e medie è stata vista da 500 visitatori
Il fiume Brenta visto come un elemento che unisce, geograficamente, ma anche storicamente e culturalmente, le comunità della Bassa Valsugana, indipendentemente dai confini politici. Nasce da questa visione l'idea del progetto "Uniti dal confine. Il Brenta e le sue comunità", diventato, dopo il primo anno di sperimentazione, una mostra itinerante, che ha preso il via il 3 novembre e, dopo Fonzaso, Enego, Valstagna e Ospedaletto, sarà inaugurata il 5 dicembre a Grigno, presso la Biblioteca comunale, dove rimarrà aperta fino al 10 dicembre.
Il progetto, nato nel 2004 su iniziativa della Cassa Rurale, subito accettata da alcuni insegnanti degli Istituti Comprensivi di Borgo, Strigno, Valstagna, Fonzaso, Enego, con il sostegno, non solo finanziario, della Cassa Rurale Bassa Valsugana, interessa le scuole elementari e medie di Arsiè, Arten, Cismon, Enego, Foza, Fonzaso, Grigno, Ospedaletto, San Nazario, Tezze e Valstagna, coinvolte in un percorso didattico di durata triennale.
In esposizione i lavori realizzati dai 380 ragazzi che, nell'anno scolastico 2004/2005, hanno coinvolto le comunità dei loro paesi, raccogliendo testimonianze e materiale sul fiume Brenta e i suoi legami con il territorio, dall'alluvione del 1966 all'uso dell'acqua come forza motrice, al suo utilizzo come via di comunicazione tra montagna e pianura. Ad aiutare i ragazzi in questo impegnativo lavoro di ricerca le amministrazioni comunali, gli istituti di ricerca, i B.I.M. Brenta e le biblioteche.
Durante quest'anno scolastico, il gruppo di lavoro approfondirà il tema "I luoghi di aggregazione e simbolici nel rapporto uomo/acqua del paesaggio delle comunità del Brenta unite dal confine", analizzando le trasformazioni sia del paesaggio, sia della società nell'ultimo secolo a partire dai luoghi legati all'acqua. Al termine del triennio sarà individuata la modalità per conservare e divulgare la documentazione e il lavoro raggiunto, con l'intento di favorire il dialogo, la collaborazione e la crescita culturale di un territorio tanto vario.